La sempre più capillare diffusione degli smartphone ha reso quasi del tutto obsolete le cabine telefoniche, di cui i più giovani forse ignorano persino l’utilità. Un team londinese ha così pensato di convertirle in qualcosa di più moderno, trasformandole in punti per la ricarica gratuita dei dispositivi mobile. È questo l’obiettivo di Solarbox, progetto messo in campo questa settimana nella capitale inglese.
Al momento sono sei le cabine verdi aperte al pubblico, con la prospettiva di inaugurarne altre cinque entro la prossima primavera. Chiunque può entrare e connettere il proprio telefono ad una delle prese disponibili, raggiungendo così il 20% circa di ricarica in una decina di minuti. L’alimentazione viene fornita dall’energia prodotta mediante un pannello fotovoltaico da 86 cm posizionato sul tetto, realizzato dall’azienda italiana Solbian Energie Alternative. Perché il tutto possa risultare economicamente sostenibile all’interno è presente uno schermo che mostra spot pubblicitari. Le postazioni non sono aperte 24 ore al giorno (dalle 05:30 alle 23:30) per ovvie questioni di sicurezza e regolarmente vengono controllate in modo da assicurarsi che tutto sia pienamente funzionante.
Il progetto Solarbox nasce da un’idea di tre ragazzi (Harold Craston, Kirsty Kenney e Derrick van Voorst) e si è classificato secondo al concorso Low Carbon Entrepreneur of the Year Award. Ricorda in qualche modo l’iniziativa promossa oltre dieci anni fa dall’operatore British Telecom, intenzionato a trasformare le cabine telefoniche in hotspot per l’accesso a Internet mediante rete WiFi, così come la panchina pubblica Soofa per la ricarica gratuita dei dispositivi.
Considerando che le red telephone box nella capitale inglese sono circa 8.000 e molte di queste quasi del tutto inutilizzate, proposte ingegnose come quella di Solarbox potrebbero dare nuova vita ad un oggetto da sempre parte integrante della cultura londinese, altrimenti destinato con il tempo ad essere inesorabilmente abbandonato. Tra i partner dell’iniziativa figurano anche Uber e Tinder.