Il Sole diventerà una gigantesca sfera di cristallo, e così anche le altre stelle che brillano nell’universo. Ma niente paura: passerà ancora del tempo prima che questo accada. Secondo i dati elaborati dai ricercatori dell’Università di Warwick, in Gran Bretagna, e pubblicati sulla rivista scientifica Nature, la nostra stella infatti, entro 10 miliardi di anni si solidificherà.
Lo studio, che si è basato su informazioni raccolte dal satellite Gaia dell’Agenzia spaziale europea (ESA), ha analizzato aspetti come colore e luminosità di 15.000 nane bianche (nel raggio di 300 anni luce dalla Terra), ovvero stelle che anticamente erano come il nostro Sole ma ora allo stadio finale del loro “ciclo vitale”. Precise come orologi svizzeri, le nane bianche vengono prese come riferimento dagli scienziati per stimare l’età di altri corpi celesti che si trovano nelle loro vicinanze.
Stando alle osservazioni elaborate grazie al satellite Gaia – basati su residui di stelle – questi corpi luminosi al loro interno generano un nucleo solido di ossigeno carbonio che cristallizza attraverso un processo che ricorda quello che trasforma l’acqua in ghiaccio, anche se – ovviamente – le temperature sono decisamente differenti.
Ciò potrebbe stare a significare che le nane bianche studiate fino ad oggi potrebbero essere molto più antiche di quanto si pensasse: questo processo di cristallizzazione sarebbe in grado di rallentare il loro raffreddamento, e quindi renderle ancora più “longeve”.
Secondo i ricercatori, infatti, con la cristallizzazione si genera una vampata di calore (in eccesso) che rallenta appunto il processo di raffreddamento anche di due miliardi di anni, e quindi le nane bianche considerate più “giovani” perché ancora calde sono in realtà molto più antiche, ma semplicemente si stanno trasformando in gigantesche sfere di cristallo.