Solamente il 2% dei computer equipaggiati con Windows ospita software aggiornato con le ultime patch di sicurezza. A rivelarlo è un recente rapporto di Secunia, la società specializzata nella sicurezza informatica, che espone i dati statistici sul livello di aggiornamento dei personal computer utilizzati ogni giorno da centinaia di milioni di utenti. Secondo la società danese, il 98,1% dei computer conterrebbe dunque almeno un applicativo non aggiornato tale da costituire, almeno virtualmente, un pericolo di sicurezza per l’intero sistema.
La rilevazione statistica è stata svolta sui computer equipaggiati con Personal Software Inspector (PSI), un applicativo utilizzato da Secunia per tracciare attività e caratteristiche di un campione di dispositivi collegati alla Rete. PSI provvede ad analizzare il sistema su cui è installato ricercando gli applicativi presenti sul computer e confrontandone il numero della versione con i tabulati aggiornati forniti da Secunia. I dati vengono poi inviati ai database della società danese, mentre in cambio l’utente riceve un avviso e un link per aggiornare gli eventuali programmi fermi a una versione ormai obsoleta.
Per il rapporto recentemente diffuso, Secunia ha utilizzato esclusivamente i dati provenienti dalla prima scansione di PSI su ogni singolo dispositivo, mettendo così in evidenza lo status quo dei computer privi o meno di aggiornamenti recenti. Il campione statistico è stato costruito selezionando 20mila computer tra gli oltre 120mila dispositivi equipaggiati con il software PSI. I risultati hanno così fornito un quadro sufficientemente attendibile sul livello generale di aggiornamento dei computer equipaggiati con sistemi operativi Windows.
Solamente l’1,9% dei PC è risultato completamente aggiornato con le ultime versioni degli applicativi, un computer su tre (circa il 30%) conteneva invece tra 1 e 5 programmi da aggiornare, il 25,1% tra i 6 e i 10 applicativi obsoleti e il 45,8% ha rilevato la presenza di almeno 11 programmi privi di aggiornamento. I dati rivelano una sostanziale incoscienza da parte dell’utente medio sull’importanza di aggiornare, quando possibile, i propri applicativi per aumentarne la sicurezza. I processi di aggiornamento si rivelano, in taluni casi, macchinosi e poco immediati a tal punto da disincentivarne l’utilizzo.
I risultati forniti da Secunia potranno essere ancor più accurati nel corso dei prossimi rilevamenti. La società danese conta infatti di estendere ulteriormente il numero di download del suo PSI per aumentare la base di utenti monitorati, fornendo così dati statistici ancor più affidabili aggregati intorno a un campione che possa comprendere sia gli utenti avanzati che i meno esperti. Chi lo desidera, può scaricare il piccolo applicativo direttamente dal sito online di Secunia.