Un’azienda israeliana, StoreDot, ha promesso la vendita di una batteria che può essere ricaricata in circa 30 secondi. Gli smartphone raggiungono raramente la fine della giornata, se l’utente rimane sempre connesso e spreme l’hardware al massimo. Gli utenti apprezzeranno sicuramente la possibilità di ridurre i tempi di attesa, a patto di trovare una presa di corrente. La batteria realizzata da StoreDot ha inoltre il vantaggio di essere ecologica, in quanto non usa materiali tossici.
La dimostrazione del suo funzionamento è avvenuta durante la conferenza Microsoft Think Next a Tel Aviv, utilizzando un Samsung Galaxy S4. Il prototipo ha una dimensione abbastanza generosa, come si può vedere nel video, ma in futuro è prevista la sua miniaturizzazione, in modo da integrarla direttamente negli smartphone. Inoltre, attualmente non raggiunge la massima capacità, ma la startup israeliana ha promesso di risolvere questi problemi nei prossimi due anni. La produzione di massa e la commercializzazione sono dunque previste per la fine del 2016.
Invece degli ioni di litio, StoreDot ha usato i peptidi. Il processo di auto-assemblaggio di queste molecole, formate da catene di aminoacidi, può essere manipolato per creare nano-cristalli (o nanodot), sfere dal diametro di appena 2,1 nanometri. L’azienda ha quindi sviluppato un elettrodo costituito da nuovi materiali, denominato MFE (Multi Function Electrode), che funziona allo stesso tempo come un super condensatore (carica veloce) e un elettrodo di litio (scarica lenta). Nell’elettrolita sono stati immersi i nanodot.
Per proseguire le sue ricerche, StarDot ha ottenuto finanziamenti dell’ordine dei 6,25 milioni di dollari. Uno degli investitori è «un produttore di smartphone asiatico». Dal video risulta evidente a chi l’azienda faccia riferimento. È probabile che nel 2017 vedremo la batteria biologica integrata nel Galaxy S8.