Una sonda dell’Agenzia spaziale giapponese (JAXA) chiamata Hayabusa 2 ha un compito ben preciso: sparare a un asteroide. Atterrerà presto sull’asteroide Ryugu, dove raccoglierà un campione dalla superficie sparando un proiettile nel terreno per prendere possesso della materia generata dall’impatto.
Il campione arriverà poi sulla Terra nel 2020, dove potrà essere analizzato per saperne di più sulla formazione degli asteroidi nel sistema solare primitivo. Hayabusa 2 ha trascorso 42 mesi viaggiando fino alla sua destinazione, dove è arrivata lo scorso anno e ha fatto atterrare due rover e un robot per indagare il terreno. Tutto doveva avvenire già lo scorso anno, ma le immagini della superficie hanno mostrato che era estremamente rocciosa. JAXA ha ritardato il touchdown fino all’identificazione di un punto di atterraggio sicuro.
The surface of Ryugu was not what we expected. So our sampler team had to conduct an experiment to check we could still gather material from the asteroid surface when we attempt #haya2_TD touchdown this Friday! https://t.co/bCzvW2gwSr pic.twitter.com/XxJXETKB6N
— HAYABUSA2@JAXA (@haya2e_jaxa) February 18, 2019
L’asteroide Ryugu, che prende il nome da una fiaba popolare giapponese, si trova in un’orbita ellittica tra la Terra e Marte. Ha un diametro di circa 1 chilometro e fa parte di un gruppo di asteroidi scoperti negli anni ’30 chiamati Apollo Group. È classificato come oggetto vicino alla Terra e come un asteroide potenzialmente pericoloso, perché si avvicina al nostro pianeta ed è abbastanza grande da provocare un impatto significativo. Chiaramente non c’è da preoccuparsi: Ryugu non impatterà sulla Terra.
L’interesse per questo asteroide è dato dalla sua inusuale composizione chimica e composizione della superficie. L’atterraggio è previsto per le 8:00 del mattino (in Giappone) del 22 febbraio e sarà trasmesso in diretta. Quando Hayabusa 2 si troverà vicino a Ryugu, utilizzerà un campionatore con una sezione a imbuto per raccogliere i frammenti prodotti dal proiettile sulla superficie rocciosa.Sarà la stessa sonda a lanciare il proiettile in tantalio, sparato a 300 m/s.
Il predecessore di questa sonda, Hayabusa, è stata l’unica a raccogliere materiale da un asteroide e riportalo sulla Terra. La nuova versione ha però strumenti più all’avanguardia, costruiti basandosi su ciò che gli scienziati hanno imparato dalla prima versione.