Difficilmente potrà eguagliare il successo di Firefox da cui mutua gran parte del codice di base, ma il player multimediale SongBird nasce con la precisa idea di aggiornare la maniera con cui spulciamo, ordiniamo e, perché no, anche ascoltiamo la nostra musica. E così se finora usare un lettore multimediale significava schiacciare “play” e gioire dell’ottocentesimo ascolto della nostra canzone preferita, adesso possiamo anche goderci una carrellata di immagini sull’artista direttamente presa da Flickr, dare un’occhiata alle date dei concerti, vedere se c’è qualche video su Youtube. Non mancano nemmeno Wikipedia e LastFM.
Si badi: non sono novità eccezionali. Queste cose già le facevamo ma eravamo spinti dall’intraprendenza personale. Nella maggior parte dei casi dovevamo aprire un browser, e andarcele a cercare per i fatti nostri. SongBird il browser ce l’ha già dentro, anzi in un certo senso SongBird è un browser.
È per questo che non si parla di “Rivoluzionare”, ma più correttamente di “Aggiornare” il nostro modus ascoltandi. Gli utenti, o almeno una grossa parte, hanno già da tempo afferrato le possibilità offerte dal web per arricchire l’ascolto e renderlo realmente multimediale. SongBird ce le mette davanti tutte assieme. Ed è tutto molto più facile.
L’uccellino di SongBird non si ferma qui e accorcia le distanze tra Desktop e Web anche su altri fronti. È il caso della ricerca online di MP3, affidata a Skreemr, né più né meno di come Firefox affida le ricerche online a Google. Con il vantaggio che SongBird si occupa direttamente di riprodurre i brani trovati online e, volendo, anche di scaricarli e copiarli nella nostra collezione.
Una cosa che farà storcere il naso a quelle major discografiche che, per un motivo o per un altro, ancora non si accorgono che certe possibilità e certi strumenti non vanno combattuti, ma sfruttati a proprio vantaggio.