Sono gli smartphone a sorreggere il mercato della fonia mobile

Sono gli smartphone a sorreggere il mercato della fonia mobile

È un mercato in subbuglio quello della fonia mobile e lo è ancora di più quello legato esclusivamente al settore degli smartphone. L’avvento di questi nuovi apparecchi, sempre più computer tascabili e sempre meno telefoni, ha nell’ultimo periodo stravolto equilibri e previsioni, generando crescite inaspettate per alcuni e sordi tonfi per altri.

Secondo una ricerca condotta da Gartner, della quale sono stati diffusi stamane i risultati, il 2009 ha fatto registrare un calo pari a 0,9% nelle vendite dei cellulari rispetto ai dodici mesi precedenti, con un totale di 1,2 miliardi di dispositivi commercializzati in tutto il mondo.

Il periodo natalizio è come sempre quello più proficuo per i produttori: nel solo ultimo trimestre i device acquistati sono stati 340 milioni, facendo segnare un +8,3% rispetto allo stesso periodo del 2008.

Se i tradizionali telefoni cellulari sembrano avviati verso un’irreversibile parabola discendente, fa invece ben sperare il già citato settore smartphone, sempre pronto ad attirare l’attenzione di potenziali acquirenti con un’offerta di dispositivi costantemente rinnovata. Research in Motion, con la sua linea BlackBerry e Apple, grazie al successo di iPhone, guidano la classifica delle aziende più attive in questo segmento, aggiudicandosi rispettivamente il 19,9% e il 14,4% del mercato. Estendendo la ricerca a tutte le tipologie di device, in testa rimane Nokia (36,4%) seguita da Samsung (19,5%), LG (10,1%), Motorola (4,8%) e Sony Ericsson (4,5%).

Ponendo invece l’attenzione ai sistemi operativi, Symbian, reduce dalla recente conversione open source, rimane il più diffuso (46,9%), a seguire BlackBerry OS (19,9%), iPhone OS (14,4%), Windows Mobile (8,7%), Linux (4,7%) e Android (3,9%).

L’evoluzione delle piattaforme equipaggiate e le sempre nuove caratteristiche integrate nei telefoni, rendono quello degli smartphone un mercato in costante metamorfosi, per il quale difficilmente si possono azzardare previsioni per il futuro.

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