Il mercato degli e-reader è tutt’altro che assestato. Da tempo i nomi che si leggono sono sempre i soliti, ma è evidente quanto il comparto sia immaturo e, al contempo, quanto le potenzialità possano essere golose. Per questo motivo credere che Kindle possa conquistare tutto senza colpo ferire sarebbe un ingenuo approccio al mercato. La stessa Amazon, nonostante a suo tempo promettesse di aver creato l’omologo degli iPod per il mercato degli e-reader, non può crederci deliberatamente. E sembrano infatti arrivare le prime conferme: i gruppi interessati a sfidare Kindle sarebbero molti, grossi carrier compresi.
Il primo accenno giunge da Verizon Wireless (joint venture tra Verizon Communications e Vodafone), secondo cui l’utenza deve prepararsi a vedere un ampio numero di offerte in arrivo entro i prossimi mesi. «State per vedere un alto numero di e-reader in arrivo […] il livello dell’interesse è tremendamente alto». Le dichiarazioni rilasciate in questi giorni aggiungono inoltre un dettaglio: almeno 5 gruppi (dei quali non è stato fatto il nome) avrebbero approcciato il carrier per ipotizzare accordi specifici per un’offerta legata ai rispettivi reader in arrivo.
Altro gruppo potenzialmente interessato al mercato USA potrebbe essere AT&T: secondo il carrier Amazon avrebbe fatto un ottimo lavoro con il proprio Kindle ed ora il comparto è tanto goloso da attrarre grandi nomi ed ipotizzare una vasta sperimentazione che possa anche, partendo proprio dalle offerte dei carrier, spingere verso il basso i prezzi. AT&T è pronta a salire a bordo: secondo Bloomberg vi sarebbero due netbook in preparazione per la distribuzione a basso prezzo (unitamente ad un contratto di connettività) e lo stesso discorso di revenue sharing potrebbe presto estendersi al mercato degli anti-Kindle. Null’altro, però, al momento: solo l’espressione di un desiderio.
Difficile al momento fare previsioni relative al prossimo Natale. La sensazione è che i reader siano ormai pronti a lanciare la nuova “moda”, sebbene l’economia ed alcune ulteriori difficoltà potrebbero ostacolarne il percorso. Rimane infatti il problema della digitalizzazione dei libri, la progettazione dell’ergonomia giusta per le interfacce, la giusta formulazione per i costi di connettività, la qualità degli schermi, l’eventuale integrazione del touchscreen ed altro ancora. Sony ha sfoderato la carta Google Books, ma sembra essere in Kindle il compromesso al momento maggiormente innovativo ed equilibrato.
Impossibile, infine, capire il significato di questi annunci a livello internazionale: quando e come il mercato degli e-reader potrà approdare ufficialmente anche in Italia, non è certo cosa data a sapersi a questo stadio.