La natura ibrida della nuova Sony Alpha A68 rende difficile classificare la fotocamera all’interno di una categoria ben precisa del settore imaging: è equipaggiata con uno specchio (seppur traslucido), dunque è lecito parlare di reflex, ma al posto del mirino ottico trova posto quello elettronico OLED. Il dispositivo offre un sensore APS-C da 24 megapixel (23,5×15,6 mm), processore Bionz X e scatto in modalità raffica fino a 8 fps, ideale ad esempio nella fotografia sportiva.
Il vero punto di forza è costituito dal sistema di messa a fuoco, che grazie alla tecnologia proprietaria 4D Focus assicura un’elevata efficacia e precisione nel tracking dei soggetti in movimento, su un totale di 79 punti (15 centrali a croce). Altre caratteristiche riguardano la sensibilità ISO da 100 a 25.600, il display LCD da 2,7 pollici (non touchscreen) orientabile 135 gradi verso l’alto e 55 verso il basso, il layout dei comandi personalizzabile, la registrazione video in formato Full HD e lo stabilizzatore interno SteadyShot. Mancano invece funzionalità presenti su gran parte dei nuovi modelli come il modulo WiFi per la condivisione rapida degli scatti e quello GPS dedicato alla geolocalizzazione.
La fotocamera sarà in vendita anche in Italia a partire dal marzo 2016, con la possibilità di acquistare il solo corpo macchina oppure il kit contenente l’obiettivo 18-55 mm. Nessuna conferma, al momento, per quanto riguarda i prezzi. È comunque garantita la piena compatibilità con le ottiche dotate di attacco Alpha, sia a marchio Sony che Minolta. Le dimensioni sono pari a 142,6×104,2×80,9 mm, il peso è 610 grammi batteria esclusa (690 grammi con batteria e supporti). Si tratta dunque di un modello destinato in primis al fotografo amatoriale, soprattutto a chi necessita di un dispositivo dall’elevata reattività e per chi già dispone di una gamma di obiettivi compatibili.