Dopo cinque anni, quindici milioni di utenti e più di cento milioni di ore di calcolo prestati al servizio della scienza, il programma Folding@Home sta per essere chiuso. Lo ha annunciato Sony spiegando che il progetto per PlayStation 3 si concluderà a partire da novembre.
Si tratta del programma di calcolo realizzato con la collaborazione della Stanford University e volto allo studio delle proteine, che consentiva agli utenti in possesso di una PlayStation 3 di mettere a disposizione la potenza computazionale della propria console per la ricerca scientifica, con l’obiettivo di contribuire alla ricerca sul cancro, sull’Alzheimer e sul morbo di Parkinson.
Addio dunque a Folding@Home su console PS3, anche se non è chiaro il motivo per cui Sony abbia deciso di chiudere il progetto dopo averlo supportato per lungo tempo. L’annuncio, pubblicato con un post sul blog ufficiale europeo PlayStation, spiega semplicemente che l’applicazione dedicata a tale servizio cesserà di funzionare a partire da novembre e che non sarà già più possibile effettuare nuove registrazioni dal 23 ottobre.
Vijay Pande, a capo del progetto Folding@Home presso la Stanford University, ha commentato il lavoro svolto dal 2007 fino a oggi con Sony: «PlayStation 3 è stata fondamentale per Folding@home, in quanto ha aperto la porta a nuovi metodi e nuovi processori, introducendo peraltro l’uso delle GPU nel processo. Abbiamo ottenuti numerosi successi negli ultimi anni. Nello specifico, in un articolo appena pubblicato nel Journal of Medicinal Chemistry, abbiamo parlato dei primi test effettuati tramite Folding@home, e di come le previsioni ottenute ci abbiano mostrato una nuova strategia per combattere l’Alzheimer».
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