Sony Ericsson, la joint venture tra Telefon AB LM Ericsson e Sony Corp., ha chiuso il terzo trimestre 2007 con un utile netto pari a 384 milioni di euro, un risultato superiore a quanto ottenuto nel trimestre precedente (327 milioni di euro) seppure inferiore ai 427 milioni totalizzati l’anno precedente. Il risultato risulta comunque confortante a fronte di una previsione di 358 milioni redatta dai ricercatori del settore. I ricavi si sono attestati sui 3,11 miliardi di dollari, 6,7% punti percentuali in più rispetto all’anno precedente, a fronte di una attesa di 3,29 miliardi. La compagnia ha totalizzato vendite per 25,9 milioni di unità, 31 punti percentuali in più rispetto ai 19,8 pezzi venduti nel 2006. «Il trimestre ha visto Sony Ericsson continuare a generare un significativo aumento del volume delle vendite con un portfolio di prodotti capace di comprendere la più grande varietà di prezzi», ha dichiarato il presidente di Sony Ericsson Miles Flint.
Il terzo trimestre ha però visto il prezzo medio degli apparecchi telefonici scendere a 120 euro, contro i 147 euro dell’anno precedente e i 124 euro previsti dagli analisti del settore. Gli apparecchi di fascia alta più costosi, come lo smartphone P1 e il Walkman W580, hanno venduto decisamente bene ma non sono stati in grado di bilanciare le vendite degli apparecchi meno costosi.
In data odierna hanno debuttato alla borsa di Tokyo le contrattazioni di Sony Financial Holdings, la divisione finanziaria di Sony Corp. Si tratta della più grossa IPO sul mercato giapponese per quanto riguarda l’anno in corso che consentirà a Sony di raggiungere un utile netto di 70 miliardi di yen (670 miliardi di dollari). Sony Financial ha dichiarato di voler investire l’iniezione di denaro in una joint venture con Aegon International N.V. e in sistemi informativi.