Ancora una volta Sony deve fare i conti con gli hacker, dopo l’attacco contro il PlayStation Network avvenuto lo scorso anno. Questa volta il bersaglio sono stati i server su cui l’azienda giapponese conserva tutti i brani musicali sotto l’etichetta Sony Music. Due uomini inglesi sono stati accusati di aver rubato l’intero catalogo dei brani di Michael Jackson.
Il furto sarebbe avvenuto poche settimane dopo l’attacco al PlayStation Network, ma solo adesso Sony ha comunicato ufficialmente l’accaduto. I due hacker inglesi hanno scaricato dai server oltre 50.000 brani musicali del cantante pop morto nel 2009 all’età di 50 anni.
Nel 2010, nove mesi dopo la sua scomparsa, Sony ha acquistato l’intera discografia di Michael Jackson per una somma pari a 250 milioni di dollari. Tra i brani rubati figurano anche numerosi inediti. Il furto, quindi, potrebbe provocare un danno economico ancora maggiore, se questi brani venissero diffusi su Internet attraverso le reti P2P. La musica del cantante potrà essere utilizzata nei giochi e negli spot televisivi. I profitti andranno a confluire in un trust condiviso tra la madre di Jackson e i suoi tre figli.
Sony non ha fornito nessuna informazione sulla vulnerabilità sfruttata dagli hacker, ma ha individuato e risolto il bug in poco tempo. In ogni caso, l’azienda ha mostrato ancora una volta la debolezza dei suoi sistemi di sicurezza. Ad aprile 2011 sono stati compromessi gli account di oltre 77 milioni di iscritti al PSN e rubate informazioni sensibili, come indirizzi email, nomi utente e password.