Tre dei più grandi produttori di tecnologia mondiali, cioè Sony, Hitachi e Toshiba, hanno deciso di fare fronte comune all’avanzata dei concorrenti coreani nel settore degli schermi LCD per tablet, smartphone e PC. A suggellare l’accordo tra i tre nomi è stato l’incipit arrivato dal governo giapponese, che ha deciso di investire in questo mercato sempre più competitivo e in espansione.
La nuova società che nascerà farà capo per il 70% al fondo istituzionale Innovation Network Corporation of Japan, mentre il restante 30% sarà diviso equamente tra i tre produttori interessati, che avranno quindi un 10% a testa.
L’obiettivo è quello di unire le forze per produrre schermi LCD di medie e piccole dimensioni, in grado di soddisfare la crescente domanda che arriva dalla contestuale espansione del mercato dei tablet, a cui si accompagna il costante successo di quello degli smartphone. Si tratta di un’alleanza quasi obbligatoria per i tre gruppi giapponesi, chiamati nei prossimi anni a far fronte a un probabile aumento delle vendite ma a un contestuale calo dei prezzi, dovuto, secondo alcuni osservatori, all’eccesso di offerta che potrebbe registrarsi.
Ad interessare i protagonisti di questa joint-venture sono anche i futuri sviluppi per quanto riguarda la tecnologia OLED, per la quale le sinergie legate a questo progetto potrebbero contribuire ad abbattere i costi di produzione e, di conseguenza, potrebbero portare a un calo dei prezzi sul mercato di questo tipo di display.
Al momento Sony, Hitachi e Toshiba hanno firmato un memorandum d’intesa non vincolante, che dovrebbe portare alla firma degli accordi definitivi entro i prossimi mesi, con l’obiettivo di partire con le attività della nuova società entro la primavera 2012, per un investimento complessivo stimato circa 200 miliardi di yen, cioè quasi 2 miliardi di dollari.