Gli schermi OLED (Organic Light-Emitting Diode) faranno presto la loro prima comparsa sul mercato promettendo nuove grandi novità per il futuro prossimo. Ad inaugurare la nuova era è Sony, la quale si porta così un passo avanti rispetto alla concorrenza pur potendo vantare un progetto che è poco più di un semplice prototipo che sarà prodotto in appena 2000 unità al mese. La sua utilità iniziale, infatti, sarà quantomeno ridotta: innovazione tecnologica ed economie di scala, però, agiranno presto per rendere possibile una produzione di massa oggi ancora lungi dal trovare applicazione.
OLED significa innanzitutto colori vivi ed alto contrasto, ma la tecnologia OLED porta con sè una promessa su tutte: un minor consumo elettrico. Trattasi di un aspetto non da sottovalutare nel contesto di un mercato che nei consumi sta concentrando forti discriminanti a seguito del crescente aumento dei costi dell’energia. XEL-1, il primo schermo che svilupperà la tecnologia OLED sul mercato, sarà a disposizione a partire dal primo giorno di dicembre ed è garantito per una durata di 30.000 ore di visione (8 ore consecutive al giorno per 10 anni).
Altra particolare caratteristica degli schermi OLED è nelle loro dimensioni. Da una parte, infatti, i limiti tecnici impongono di sviluppare ad oggi estensioni di superficie ancora molto ridotte; dall’altra la non necessaria retroilluminazione permette di avere uno spessore dello schermo molto contenuto. XEL-1 in particolare avrà schermo da 11 pollici e spessore di 3 millimetri, il tutto con una dimensione globale della scocca pari a 287x253x140 millimetri (con tanto di presa satellitare, porta USB, connettività Ethernet e porta HDMI (High-Definition Multimedia Interface).
Il prezzo della XEL-1 è fissato ad oggi in 200 mila Yen, ovvero circa 1740 dollari, ovvero 1500 euro. Il prodotto sarà inizialmente distribuito esclusivamente in Giappone.