La giapponese Sony, produttrice (tra le altre cose) della console Playstation e dei computer della serie Vaio, giovedì scorso ha dichiarato di voler tagliare i costi e di spingere sulle vendite per rimediare all’impatto negativo causato dalla forza dello yen nei confronti del dollaro.
La valuta nazionale ha infatti raggiunto livelli molto elevati nei confronti della moneta statunitense, e questo non può che influire negativamente sui profitti della compagnia, che continua a mantenere una parte consistente dei propri business con partner d’oltreoceano.
Il Presidente di Sony Ryoji Chubachi ha a tal proposito dichiarato di avere una strategia per affrontare la debolezza del dollaro nel medio e nel lungo termine, “abbassando i costi di produzione nella misura massima possibile”, il che, pensiamo, corrisponderà a un dirottamento degli impianti produttivi laddove i costi delle risorse (umane e materiali) sono inferiori.
Chubachi ha poi ribadito come la debolezza della valuta statunitense nei confronti di quelle asiatiche stia riducendo le esportazioni della regione verso gli Stati Uniti, che è ancora oggi la destinazione chiave per il successo di Sony, che proprio nel Paese a stelle e strisce ottiene circa tre quarti dei ricavi complessivi.