Sony Music potrà procedere all’acquisizione della celebre casa discografica EMI, grazie anche all’aiuto economico di un gruppo di investitori degli Emirati Arabi: l’Unione Europea ha infatti dato il via libera alla trattativa e, sebbene l’accordo tra le due parti dovrà essere approvato anche dall’Antitrust statunitense, australiano e brasiliano, l’unione sembra ormai cosa fatta.
Secondo quanto indicato da Reuters, l’acquisizione costerà a Sony e agli investitori 2,2 miliardi di dollari; nello specifico, il consorzio guidato da Sony comprenderà anche Blackstone Group, Abu Dhabi’s Mubadala Development Co., Raine Group e il magnate David Geffen. Per ottenere il consenso da parte dell’UE, il gruppo nipponico ha accettato di vendere i diritti di pubblicazione di numerosi cataloghi oltre che i lavori di dodici artisti di primo piano in ambito globale, tra i quali figurano Ozzy Osbourne, Ben Harper e vari musicisti della Virgin Records, fra cui si cita Robbie Williams.
In base a quanto diramato dal Commissario europeo dell’Antitrust, Joaquin Almunia, la vendita di questi asset permetterà di mantenere un giusto livello di concorrenza nel settore e di «garantire diversità culturale e libertà di scelta fra i consumatori», pertanto la Commissione ha concluso che l’operazione non ostacolerà in maniera significativa la concorrenza nello spazio economico europeo e statunitense.
Trattasi di un grosso affare per Sony Music, che già possiede i diritti di centinaia di migliaia di canzoni e potrà espandere ora il proprio catalogo musicale con quelli finora in possesso della EMI, che comprende anche artisti contemporanei quali Pink, Norah Jones, Jay-Z, Adele, Placebo, The Hooks, Gary Barlow, Lenny Kravitz e molti altri.