Sony, non ci sono più i film di una volta

Sony distribuirà film che si possono condividere ed all'interno dei quali è possibile cercare: prende forma la nuova dimensione del cinema online.
Sony, non ci sono più i film di una volta
Sony distribuirà film che si possono condividere ed all'interno dei quali è possibile cercare: prende forma la nuova dimensione del cinema online.

Sony Pictures intende far compiere ai propri contenuti cinematografici online un passo in avanti per fare in modo che gli utenti possano fruire dei contenuti stessi secondo i loro gusti e le loro attitudini. Il film non sarà pertanto più soltanto un corpo unico da riprodurre e riavvolgere, ma assumerà una forma disaggregata che l’utente può vedere, all’interno della quale può cercare e con la quale può condividere speciali unità con i propri amici.

La prima novità è nella possibilità di compiere ricerche direttamente all’interno del film. L’utente può ad esempio inserire parte di un dialogo per reperirne istantaneamente la scena esatta. La seconda novità è nella possibilità di condividere online parti del film. I due tasselli possono essere facilmente correlati all’insegna di un nuovo modo di sfruttare i contenuti acquisiti: cercare una scena e condividerla su Facebook potrebbe essere al tempo stesso un modo per godere del film visualizzato ed un modo per promuoverlo gratuitamente a tutto vantaggio di Sony.

Il gruppo prevede altresì di accedere direttamente ai titoli componenti la colonna sonora per poter effettuare istantaneamente i propri acquisti su iTunes. E proprio su iTunes il tutto prende il via, poiché è proprio sul canale distributivo Apple che Sony sta avviando le prime sperimentazioni in tal senso.

I primi contenuti “arricchiti” delle nuove funzionalità sono “Burlesque” e “The others guy”, mentre “The tourist” farà parte del gruppo quando sarà rilasciato entro la fine del mese. Se l’esperimento avrà successo per Sony si tratterà di una piccola grande rivoluzione nel modo in cui i contenuti cinematografici sono stati pensati fino ad oggi. La continuità “analogica” delle pellicole diventa definitivamente una aggregazione “digitale” di bit che possono essere sfruttati, condivisi e commentati uno ad uno. A tutto vantaggio del fruitore ed a tutto vantaggio della distribuzione.

Ti consigliamo anche

Link copiato negli appunti