Quando si pensa a Sony, è facile il rimando all’elettronica di consumo: lettori MP3, sistemi home theater, console di gaming. Molti però si dimenticano l’esperienza del colosso giapponese nel comparto fotografico, con compatte di altissima diffusione e reflex di livello professionale. Proprio il know how delle ottiche Sony ha permesso all’azienda di strappare un contratto decisamente importante: la fornitura di fotocamere per l’imminente iPhone 5.
Non è la prima volta che Apple si allea con un concorrente diretto per la produzione di componenti per i propri device. Basti pensare a Samsung, rivale nel comparto tablet con il proprio Galaxy Tab ma fornitore, ad esempio, del pregiato chip A5 dell’ultima versione della tavoletta targata Mela.
La rivelazione arriva da Walt Mossberg, solitamente molto informato sui rumor che circolano attorno a Cupertino. È lo stesso CEO di Sony, Howard Stringer, a rivelarlo al giornalista: il prossimo iPhone 5 avrà una fotocamera Sony dalla risoluzione di ben 8 Megapixel.
L’indiscrezione non è stata esplicita, ma non lascia comunque adito a nessun dubbio. Stringer, infatti, ha fatto accesso allo tsunami giapponese e alla carenza di sensori fotografici per le grandi multinazionali, quali appunto Apple. Sony, tuttavia, al momento non produce nessun dispositivo inserito nei dispositivi di Cupertino, quindi si tratta di una sorta di ammissione involontaria. Considerato come alcuni recenti rumor avessero indicato la volontà di Apple di cambiare fornitore per le ottiche, l’affermazione del CEO appare più che un’ipotesi confermata.
L’attuale versione montata sul retro di iPhone 4 è prodotta da Omnivision e raggiunge i 5 Megapixel. Grazie alle tecnologie di messa a fuoco di Apple, inoltre, l’ottica del melafonino garantisce una buona qualità d’immagine, che nulla ha da invidiare alle compatte di fascia media.
La fotocamera prodotta da Sony potrebbe essere la stessa montata sui più recenti modelli Xperia. La caratteristica peculiare di questo dispositivo è la retroilluminazione dell’obiettivo, pensata per ottenere il massimo dagli scatti a luce ridotta, garantendo livelli ISO fino ad ora impensabili per il mondo degli smartphone.