Dopo aver perso la sua supremazia nei settori dei lettori musicali portatili e dei televisori, Sony si unisce a Apple e Google alla conquista di un nuovo campo di battaglia: le automobili. Sony ha infatti recentemente investito circa 100 milioni di yen per acquistare una quota, pari al 2 per cento, della ZMP, una startup giapponese di robotica.
Secondo fonti vicine alla trattativa, le due aziende sperano di sviluppare tecnologie per automobili con guida automatica, combinando l’esperienza di Sony nei sensori di immagine con la robotica di ZMP.
La mossa di Sony segue il cambiamento di gioco nel settore automobilistico: le auto senza conducente hanno già scatenato un’ondata di interesse nella Silicon Valley, passando in breve tempo da incredibile chimera ad ipotetica realtà. Apple per esempio, stando alle indiscrezioni, sta reclutando esperti di tecnologia automobilistica e progettazione dei veicoli per lavorare in un nuovo laboratorio di ricerca top-secret. Nonostante i problemi di Sony sulle vendite di TV e smartphone, i sensori di immagini (sensori ottici che convertono un’immagine ottica in un segnale elettrico, come quelli per il parcheggio assistito) rimangono una delle poche aree in cui Sony mantiene una quota importante di mercato e su questa supremazia il gruppo sembra voler costruire una nuova frontiera per il proprio business.
Se da una parte è vero che quello degli smartphone è un mercato più ampio, con vendite annuali globali superiori a 1 miliardo di unità, mentre le vendite di veicoli a livello mondiale non superano le 100 milioni di unità, è vero anche che su ogni veicolo del futuro gli analisti prevedono verranno installate ben 10 telecamere, che saranno probabilmente quattro o cinque volte più costose di una fotocamera da smartphone. Le potenzialità, a conti fatti, sono pertanto importanti, ancor più in vista di una conversione globale di lungo periodo delle vetture tradizionali con nuovi modelli “intelligenti”.
L’IHS Consulting Services ha stimato che le spedizioni di telecamere automobilistiche triplicheranno arrivando a 102 milioni di unità già entro il 2020. In un’intervista, Shigeo Ohba, direttore generale del reparto sensori di immagini della Sony, ha fatto sapere che si aspetta che la domanda di sensori di immagine nell’automotive si espanderà significativamente dal 2017 e continuerà fino al 2030: «dobbiamo essere i numeri uno tra i sensori per automobili», ha concluso.