Il ritorno dei vinili è ormai irrefrenabile: a fine 2016, la vendita di 33 e 45 giri nel Regno Unito ha superato gli introiti globali del download digitale. E pochi mesi fa, in occasione del Record Store Day 2017, la distribuzione di vinili ha raggiunto cifre che non si vedevano dai primissimi anni ’90. Non stupisce, di conseguenza, che molte aziende stiano pensando di tornare a investire su questo supporto analogico: una fra tutte Sony, con il recente annuncio di un imminente ritorno alla stampa di dischi.
La notizia giunge dall’agenzia di stampa francese AFP: Sony Music Entertainment ricomincerà a stampare vinili entro marzo 2018, grazie ad alcuni impianti in via di ammodernamento presso le periferie di Tokyo. La società aveva abbandonato la produzione di dischi nel 1989, data la sempre maggiore penetrazione del mercato da parte del CD, ma il prorompente ritorno di solchi e puntina degli ultimi anni ha evidentemente convinto il colosso a tornare sui propri passi.
Al momento non sono ovviamente noti i ritmi di produzione, né i possibili settori di mercato che Sony desidererà coprire. Secondo AFP, vi sarà inizialmente una distribuzione limitata al territorio nipponico, con il rilascio sia di brani tradizionali giapponesi da collezione che di dischi dedicati ad artisti contemporanei. A quanto sembra, vi sarebbero però alcuni ostacoli iniziali da superare: la società starebbe faticando nell’assoldare ingegneri specializzati nella produzione di vinili, sebbene si tratti di una qualifica nell’ultimo biennio altamente richiesta dal mercato.
Dalle previsioni della società di consulting Deloitte, i vinili potrebbero raggiungere quota un miliardo di dollari entro la fine del 2017, mentre le vendite di CD e di download digitali continueranno a scendere rapidamente. A partire dal 2018, lo streaming dominerà la gran parte delle abitudini d’ascolto, mentre il vinile rimarrà l’unico supporto fisico di valore sul mercato. Nel frattempo, le principali società hi-tech si stanno già organizzando per il recupero e il redesign di alcuni giradischi storici, come l’iconico Technics SL-1200, oggi un marchio Panasonic.