Come Yahoo, anche Sony è in perdita ed ha necessità urgente di decurtare il proprio personale, così da recuperare parte del denaro speso e far sì che nei prossimi esercizi possano essere messe a bilancio perdite minori rispetto a quanto registrato negli ultimi tempi. Secondo quanto riportato dal quotidiano finanziario Nikkei, il gruppo prevede di tagliare 10.000 posti di lavoro a livello globale, ovvero una cifra pari al 6% della propria forza lavoro complessiva.
I licenziamenti dovrebbero essere avviati nei prossimi mesi e conclusi possibilmente già entro la fine dell’anno in corso, e circa la metà dei tagli si vedranno nelle attività chimiche e nel settore dei display a cristalli liquidi di piccole e medie dimensioni. Il settore maggiormente in crisi per il produttore è attualmente quello dei televisori, in perdita da oltre 10 anni; inoltre lo scorso marzo Sony ha annunciato la vendita della propria divisione di prodotti chimici, pertanto un’ondata di licenziamenti proprio in tali due segmenti non giunge come una notizia inaspettata.
Gran parte delle perdite dell’anno fiscale 2011/2012, che è chiuso il 31 marzo, sono dovute proprio al crollo del core business delle TV a cristalli liquidi. Sony non ha ancora commentato quanto condiviso da Nikkei ma i tagli al personale dovrebbero essere ufficializzati nella giornata di giovedì, quando Kazuo Hirai presenterà la nuova strategia con cui il gruppo tenterà di rilanciarsi. Un taglio di 10 mila dipendenti non si vedeva dal 2005, quando l’allora CEO Howard Stringer optò per una pesante ristrutturazione di magnitudo simile a quella di cui si parla in queste ore.