Il tanto discusso software Green Dam, realizzato su commissione del governo cinese per controllare l’accesso degli utenti a siti Web considerati pericolosi e offensivi (categoria nella quale rientrano tutti quelli dedicati alla pornografia), è oggi una realtà.
La prima grande azienda che ha deciso di distribuire le proprie macchine con il programma preinstallato è Sony, che a partire dall’inizio di luglio spedirà sugli scaffali dei negozi cinesi dispositivi Vaio con al loro interno Green Dam.
Il colosso giapponese anticipa i suoi concorrenti che, sebbene l’effettiva attuazione del decreto governativo sia stata rinviata, nel prossimo periodo si adegueranno alle disposizioni.
A quanto pare infatti, anche Acer, Asus e MSI cederanno alle richieste, incorporando quello che da più parti è già stato definito come l’ennesimo affronto cinese alla libertà d’espressione.
A tal proposito, gli USA hanno formalmente chiesto di abbandonare il progetto, poiché considerato lesivo delle regole internazionali del commercio e in grado di esporre i computer a numerosi rischi sul piano della sicurezza.
Va comunque segnalato che Green Dam non è ancora pronto per poter essere eseguito sistemi operativi a 64 bit, il che lo rende inutilizzabile su una buona percentuale dei dispositivi messi in commercio recentemente.
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