Un gruppo di attivisti e ricercatori sulla sicurezza informatica dell’Università di Toronto, avrebbe scoperto, in Cina, un sistema di sorveglianza che si occupa di archiviare e monitorare i messaggi degli utenti di Tom-Skype, prodotto da un operatore wireless cinese in collaborazione con eBay, proprietario di Skype.
La notizia, diffusa dal New York Times, parla della scoperta di un gruppo di server dedicati a rintracciare e memorizzare i messaggi di testo inviati dagli utenti, con milioni di conversazioni memorizzate. Sul sito Information Warfare Monitor, che riporta i dati della ricerca si parla di 166000 messaggi censurati relativi a 44000 utenti in soli 2 mesi di attività.
Il sistema prevede il controllo di tutti i messaggi inviati, estraendone parole “politicamente scorrette” e impedendone l’arrivo al destinatario. Le registrazioni sono riferite solo a messaggi di testo e non a conversazioni vocali.
Fra le parole incriminate ci sono non solo classiche parole politiche come “indipendenza di Taiwan” ma, pensate, anche “terremoto” e “latte in polvere”.
Uno dei ricercatori che ha condotto la ricerca, Nart Villeneuve, ha dichiarato che la sorpresa più grande è stata quella di aver ritrovato i messaggi, memorizzati per il “controllo”, in archivi su server Web pubblici, evidentemente non ben configurati, accessibili tramite un semplice Web browser.
Fin qui potremmo essere “distanti” da questa notizia, anche per le differenze culturali dei nostri paesi, ma c’è da aggiungere che le conversazioni Skype controllate, non sono solo quelle tra utenti cinesi, ma anche fra Cina e il resto del mondo.
Avete amici in Cina?