SpaceX di Elon Musk ha firmato un accordo per la connettività satellitare con Google Cloud. A confermarlo è stata per prima la stessa Google, che ha comunicato l’avvenuta intesa per l’utilizzo del servizio Internet satellitare della società aerospaziale di Musk, Starlink, con la sua suite di servizi di cloud computing che viene eseguita sulla stessa infrastruttura utilizzata internamente dalla stessa Big G per i propri prodotti di consumo, come Ricerca Google, Gmail e YouTube.
SpaceX e Google: i termini dell’accordo
L’intesa con Google prevede la fornitura di “accesso ai dati di Internet ad aziende, organizzazioni del settore pubblico e molti altri gruppi che operano in tutto il mondo”, come ha affermato in un altro comunicato stampa, stavolta SpaceX, a firma del presidente e COO Gwynne Shotwell. “La combinazione della banda larga ad alta velocità e bassa latenza di Starlink con l’infrastruttura e le capacità di Google fornisce alle organizzazioni globali la connessione sicura e veloce che le aziende moderne si aspettano”.
Sempre secondo l’accordo, SpaceX installerà terminali Starlink presso i data center cloud di Google in tutto il mondo, con l’obiettivo di consentire al colosso di Mountain View di utilizzare l’Internet veloce della rete satellitare di Musk per i suoi clienti cloud aziendali.
Le applicazioni e i servizi in esecuzione nel cloud possono essere decisivi per le organizzazioni, indipendentemente dal fatto che operino in un ambiente altamente connesso in rete o remoto”, ha affermato in tal senso Urs Hölzle, vicepresidente senior per le infrastrutture di Google Cloud.
Hölzle ha inoltre affermato che Google è “lieta di collaborare con SpaceX per garantire che le organizzazioni con footprint distribuiti abbiano un accesso continuo, sicuro e veloce alle applicazioni e ai servizi critici di cui hanno bisogno per mantenere i loro team operativi”. SpaceX installerà il primo terminale Starlink a New Albany, Ohio, data center di Google, e le funzionalità di Starlink-Google Cloud, che includono la consegna sicura dei dati in aree remote del mondo, saranno disponibili per i clienti del resto del mondo entro la fine del 2021.