SpaceX, dopo la pausa forzata dovuta alla necessità di rivolere i problemi tecnici che avevano causato l’esplosione del razzo vettore Falcon 9 ancora prima di essere lanciato, lo scorso settembre, sembra che abbia, adesso, dei piani molto ambiziosi per recuperare il tempo perso. Gwynne Shotwell, President e Chief Operating Officer di SpaceX ha detto a Reuters che la società ha intenzione di effettuare un lancio ogni due o tre settimane al massimo, non appena la sua nuova piattaforma di lancio in Florida sarà operativa la prossima settimana.
SpaceX ha dovuto realizzare una nuova piattaforma di lancio perchè quella al Kennedy Space Center è ancora in fase di riparazione. La nuova piattaforma è costata circa 100 milioni di dollari, mentre le riparazioni per quella vecchia circa la metà. Nonostante questa tabella di marcia molto stretta, SpaceX ha, anche, in programma alcuni aggiornamenti tecnici per i suoi razzi per renderli ancora più sicuri. Gwynne Shotwell ha affermato che la società sta ancora mettendo mano ai motori per renderli ancora più performanti e sicuri. SpaceX sta, infatti, progettando anche nuove turbopompe e sta apportando migliorie al software su richiesta della NASA.
Sembra, infatti, che gli ispettori abbiano individuato crepe sulle palette della turbina del compressore che permette di far confluire il carburante ad altissima pressione nella camera di combustione. Un problema che nei casi più gravi potrebbe portare all’esplosione del motore. Una situazione inaccettabile per la NASA. Tuttavia SpaceX sta lavorando ad una nuova generazione di turbopompe che sostituiranno quelle attuali. L’azienda di Elon Musk, dunque, non si mostrerebbe troppo preoccupata per la scoperta di questo difetto.
Shotwell ha, inoltre, aggiunto che le nuove turbopompe saranno installate prima del primo test di volo della capsula senza equipaggio Dragon. Test che dovrebbe avvenire per novembre.