C’è sempre una prima volta, anche per SpaceX, la compagnia aerospaziale del prolifico Elon Musk. Nel corso delle ultime ore ha lanciato nello spazio per la prima volta un satellite militare per la missione GPS III SV01, la prima missione spaziale per la sicurezza nazionale statunitense. In particolare questo satellite GPS è soprannominato Vespucci ed è stato lanciato per conto dell’aeronautica militare degli Stati Uniti, la United States Air Force.
Il Falcon 9 che è partito dalla Cape Canaveral Air Force Station, in Florida, segna il primo contratto vinto (il NSS, National Security Space) da SpaceX con la U.S Airforce, nel 2016. Il piano prevede anche altri tre lanci, con l’obiettivo di installare in orbita altri satelliti GPS di nuova concezione. Ricordiamo che questa tecnologia è nata durante gli anni della guerra fredda, ma solo dagli anni 2000 è stata utilizzata dai “civili” e per scopi commerciali.
Una nuova e più avanzata versione della tecnologia GPS è stata sviluppata dalla compagnia americana Lockheed Martin, per un satellite che è costato circa 500 milioni di dollari. Porterà con sé una precisione tre volte maggiore rispetto ai sistemi sviluppati in passato, ma anche un livello di difesa otto volte più forte dai cosiddetti dispositivi Jammer, che disturbano le frequenza generando onde elettromagnetiche.
Questa generazione di dispositivi fornirà in futuro, quindi, informazioni sempre più precise. Una missione molto importante dato che la stessa SpaceX precisa che i sistemi GPS sono stati usati da quattro miliardi di persone a supporto anche di missioni militari in tutto il mondo. Si conclude quindi il ventunesimo lancio dell’azienda di Elon Musk fondata nel 2002, che ha superato anche quelle del 2017 (tre in più). Recentemente inoltre ha ricevuto anche l’approvazione da parte della FCC di lanciare un totale di circa 12.000 satelliti per migliorare la connessione a internet su tutta la Terra, per portare a compimento il progetto Starlink.