SpaceX ha lanciato la sua quarta missione dedicata al “ridesharing” il 1 aprile, con un invio nell’orbita di un grande satellite e di dozzine di piccoli satelliti. Il Falcon 9 è partito dallo Space Launch Complex 40 di Cape Canaveral alle 18.24.
Anche se c’era la possibilità di un brutto tempo, il lancio è avvenuto con successo (si parlava del 30% di condizioni accettabili in termini di meteorologia). Nelle ore prima del lancio però il tempo è migliorato, permettendo la partenza del razzo.
SpaceX: successo per il quarto lancio di ridesharing
Una volta arrivato nell’orbita bassa della Terra, il booster del razzo è caduto nei Caraibi, vicino alle Bahamas: si tratta di un booster che ha già fatto (con questo) il suo settimo volo: ha infatti permesso il lancio di due voli commerciali NASA, una missione cargo, il lancio del satellite IXPE, il lancio di un set di satelliti Starlink e il lancio del satellite radio SXM-8.
La missione di stavolta è stata chiamata Transporter-4 ed è stata la quarta dedicata alle missioni di ridesharing, capace di portare a prezzi esigui una moltitudine di satelliti piccoli. A differenza della volta precedente, i satelliti non erano 100 ma 40, visto che gran parte dello spazio era stato occupato da EnMAP, un satellite più grande (dal peso di 1000 kg) il quale nome sta per Environmental Mapping and Analysis Program. Anna Christmann, Federal Government Coordinator per la German Aerospace Policy, ha detto:
Con il lancio di EnMAP, la Germania sta creando un contributo indispensabile per la protezione del clima. La tecnologia innovativa del sensore iperspettrale ci permetterà di vedere la Terra con occhi diversi. Con EnMAP, la Germania sta dando un importante contributo alla tecnologia spaziale europea per il beneficio del nostro pianeta.
Questa è inoltre la seconda volta che il governo europeo contatta SpaceX per una missione spaziale invece della sua Arianespace: la prima volta è stata per il satellite radar italiano Cosmo-SkyMed di seconda generazione.