Dopo aver rimandato diverse volte il lancio anche a causa di problemi software, SpaceX ha finalmente portato in orbita i primi 60 satelliti del progetto Starlink. I satelliti sono partiti a bordo di un razzo Falcon 9, già utilizzato in precedenza, da Cape Canaveral, in Florida. Ogni satellite Starlink lanciato pesa circa 227 chilogrammi e questi sono i primi di migliaia che andranno a formare una vera e propria costellazione in orbita attorno alla Terra. Serviranno ad avere una connessione ad internet anche negli angoli più remoti del globo.
Questi primi 60 satelliti saranno usati da SpaceX per testare il sistema di una futura costellazione di circa 12mila elementi, che permetteranno di avere una migliore connettività sulla Terra. L’innovativo sistema permetterà quindi di raggiungere luoghi lontano e senza copertura internet, con una stima di velocità che si attesta al doppio dell’attuale fibra ottica.
Come sempre il primo stadio di Falcon 9 è atterrato anch’esso con successo, per la terza volta, sulla nave cargo “Of Course I still love you”. Starlink è per SpaceX un investimento per il futuro, soprattutto per i ricavi, che permetteranno all’azienda di portare avanti progetti più grandi, come ad esempio l’arrivo su Marte.
Falcon 9's first stage has landed on the Of Course I Still Love You droneship – the third launch and landing of a booster that’s flown for a third time! pic.twitter.com/CzEDao3tFa
— SpaceX (@SpaceX) May 24, 2019
Rispetto ad altre costellazioni del genere, quelli di Starlink saranno dispiegati a una quota più bassa, ma saranno più veloci nello scambio di informazioni. L’azienda ha già ricevuto l’approvazione dalla FTC per lanciare 4,425 satelliti e già all’inizio del 2020 numerose aree del pianeta potrebbero essere coperte dal segnale di Starlink. Il lancio, dispiegamento e operatività completa dovrebbe invece avvenire entro il 2027. Parte quindi la sfida per l’internet dallo spazio, a cui si aggiunge anche Jeff Bezos, che con il progetto Kupier vuole portare altri 3236 satelliti in orbita.