Sulla scia dell’incidente dello scorso primo settembre, SpaceX ha ufficialmente rimandato il primo volo della capsula Dragon con a bordo un equipaggio umano. Trattasi della navicella che SpaceX, di proprietà di Elon Musk, sta realizzando per conto della NASA e che permetterà agli astronauti di fare avanti ed indietro con facilità dalla Stazione Spaziale Internazionale. In origine, il primo volo era stato programmato per la fine del 2017 ma adesso la società spaziale ha modificato i suoi piani ed annunciato che i test con equipaggio umano inizieranno a maggio del 2018. Tuttavia, una missione dimostrativa della capsula Dragon senza equipaggio umano sarà effettuata a novembre del 2017.
A seguito dell’incidente che ha visto esplodere un razzo Falcon 9 durante le fasi di pre-decollo sulla rampa di lancio, ci sono state molte speculazioni sul futuro di SpaceX ma la società ha voluto ribadire che il rinvio è dipeso solo dalla volontà di portare a termine con cura le indagine sull’incidente e di rivedere i progetti tecnici in base a quanto appreso dallo sfortunato evento dello scorso settembre. Il rinvio, dunque, riflette solamente la necessità di apportare tutte le modifiche tecniche del caso per evitare altri pericolosi incidenti. Questo rinvio, comunque, fa segnare l’ennesimo ritardo del programma Crew della NASA, progetto volto a permettere agli astronauti di poter viaggiare su razzi costruiti da società americane.
Oltre a SpaceX, infatti, anche la Boeing sta realizzando moduli per portare gli astronauti in orbita. Per raggiungere la Stazione Spaziale Internazionale, SpaceX ha deciso di utilizzare una variante della sua capsula Dragon utilizzata per trasportare materiale in orbita, mentre la Boeing ha deciso di realizzare una nuova capsula chiamata CST-100 Starliner.
Anche la tabella di marcia di Boeing ha avuto più volte degli intoppi. Per la società americana il primo volo con equipaggio dovrebbe partire nell’agosto del 2018. Ritardo che, comunque, costerà molto agli americani non sono economicamente ma anche dal punto di vista dell’immagine. Sino a che SpaceX o Boeing non avranno completato con successo i loro progetti, i viaggi verso la Stazione Spaziale Internazionale saranno condotti sempre attraverso le vecchie capsule russe Soyuz.