Elon Musk, il CEO di SpaceX, ha affermato che la sua azienda spaziale ha scoperto le cause dell’incidente del primo settembre scorso quando il razzo Falcon 9 è esploso sulla rampa di lancio. Secondo Elon Musk, l’individuazione del problema è stata davvero molto ardua ma adesso che il guasto è stato identificato, i voli potranno riprendere verso la metà di dicembre. Parlando con CNBC, Musk ha evidenziato come il problema è stato individuato all’interno di componenti come l’elio liquido, materiali compositi in fibra di carbonio e ossigeno solido.
In pratica, l’ossigeno liquido che viene utilizzato come propellente, ha subito una trasformazione in ossigeno solido a causa di un eccessivo raffreddamento, cosa che non avrebbe dovuto accadere. L’ossigeno allo stato solido avrebbe avuto una reazione entrando in contatto con i serbatoi dell’elio liquido. Il rivestimento in fibra di carbonio avrebbe, infatti, causato l’esplosione entrando in contatto con l’ossigeno solido. Ovviamente, SpaceX non ha voluto entrare nei dettagli del problema che ha causato l’incidente e l’azienda non ha voluto nemmeno commentare quanto aggiunto da Elon Musk a CNBC.
Non è chiaro, infatti, quale sia stata la causa che avrebbe causato l’eccessivo raffreddamento dell’ossigeno liquido portandolo allo stato solido. Secondo alcune speculazione del New York Times, la causa del problema sarebbe da ricercarsi nei serbatoi dell’elio liquido che sono tenuti ad una temperatura inferiore a quelli dell’ossigeno liquido visto che l’elio passo allo stato liquido a temperature inferiori a quelle dell’ossigeno.
La cosa importante, comunque, è che SpaceX abbia trovato il problema e che si stia concentrando nel risolverlo per tornare a volare entro la fine dell’anno.