Il cosiddetto “mercato tutelato” sta per finire: la data è stata fissata nel 30 giugno 2019, quando elettricità e gas saranno definitivamente disponibili solo ed esclusivamente sul mercato libero dell’energia. Non si tratta di una scelta facoltativa, ma di un passaggio obbligato e le uniche alternative percorribili sono due:
- passare al mercato libero dell’energia attraverso una scelta consapevole e definita entro la scadenza del 30 giugno 2019;
- rimanere in regime di mercato tutelato, subendo gli sfavorevoli parametri del regime sostitutivo che entrerà in vigore dal giorno successivo.
La prima opzione è quella consigliata, poiché consentirà di adeguare il proprio profilo tariffario alle proprie esigenze ottenendone con ogni probabilità un risparmio immediato in bolletta; la seconda rappresenta una “exit way” per quanti non vogliono o non possono intraprendere una decisione. Ma per affrontare la giusta scelta occorre capire a fondo ciò che sta per avvenire e quindi analizzare la propria situazione attraverso i molti strumenti di analisi disponibili.
Il mercato libero dell’energia
- Dal mercato tutelato al mercato libero
- Quando passare al mercato libero
- Cosa succede se non si passa al mercato libero dell’energia
- Tutela Simile
- Offerte Placet
- Come passare al mercato libero dell’energia
Dal mercato tutelato al mercato libero (↑)
Coinvolti da questa rivoluzione saranno sia il mercato dell’elettricità che il mercato del gas. In molti casi gli operatori portano avanti anche offerte congiunte “luce e gas“, tali per cui sia possibile godere di piccoli vantaggi ulteriori nel momento in cui si firma un “abbonamento” congiunto delle due forniture con il medesimo operatore. In questo passaggio l’utente dovrà giocoforza impegnarsi in prima persona per scegliere la miglior tariffa per le proprie esigenze poiché nel prossimo futuro il costo in bolletta dipenderà direttamente dalle proprie scelte e dalla propria capacità di analizzare le esigenze domestiche in quanto alle proprie abitudini di consumo.
Il futuro dell’energia passa anche da qui: nel momento in cui vengono ridefiniti gli equilibri tra le varie fonti e si spostano decennali equilibri tra utenti, produttori e fornitori, la definizione del modo in cui le tariffe vengono composte rappresenta una ridefinizione dello spartito sul quale l’intero mercato verrà riscritto. Per fare ciò occorre uscire dal vecchio mercato tutelato per dare pieno e totale spazio alle opportunità del mercato libero, nei limiti imposti dalle Authority di controllo, ma nel massimo delle libertà su cui la libera concorrenza può costruire un solido futuro al comparto.
Cos’è il mercato tutelato?
Il mercato tutelato (o “a maggior tutela”) ha rappresentato per anni un regime tariffario pensato specificatamente per un mercato nel quale l’utenza aveva bisogno di particolari garanzie. Grazie al lavoro dell’Autorità per l’energia elettrica il gas ed il sistema idrico (AEEGSI), ogni utente poteva sapere che il prezzo sarebbe stato controllato ed il servizio avrebbe risposto a specifici canoni di salvaguardia. Tale regime era un sbocco obbligato nel contesto di un mercato privo di attori, ove la concorrenza avrebbe potuto fungere da controllore automatico di prezzi e qualità dei servizi. Ma la mutazione del quadro generale e la progressiva apertura al mercato libero (nel quale molte aziende private possono avere interesse a concorrere per la fornitura di gas ed elettricità) hanno fatto decadere i principi sui quali si reggeva il mercato tutelato. Che ora va ad estinguersi.
Oggi si è preferito dunque scommettere sui benefici del mercato libero e della libera concorrenza, anche se non mancano i detrattori di una scelta di questo tipo: da più parti si son chieste tutele per gli utenti svantaggiati e importanti poteri di controllo all’Authority, affinché qualcuno possa vigilare sui rischi della deregulation e di un mercato eccessivamente libero o eccessivamente accentrato su pochi gruppi (in grado quindi di dar vita ad uno stretto oligopolio).
Cos’è il mercato libero?
Il mercato libero dell’energia è un mercato (attivo ormai da molti anni, sia pur se spesso non tenuto in sufficiente considerazione dall’utenza di massa) nel quale ogni utente può optare con libera scelta per il fornitore che preferisce. Si sceglie il fornitore di luce e gas, insomma, nello stesso identico modo con cui si sceglie il proprio provider o il proprio operatore mobile. L’energia viene quindi acquistata allo stesso modo con cui si acquista un abbonamento alla rete telefonica, seguendo medesimi principi e scontando presumibilmente anche gli stessi colli di bottiglia. La salvaguardia garantita dal lavoro dell’ex-AEEGSI viene sostituita in parte dalla mano invisibile della libera concorrenza e dall’altra dal lavoro con controllo della nuova Autorità di Regolamentazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA).
Dal 2007 i consumatori domestici e le piccole imprese possono scegliere liberamente il proprio fornitore di energia elettrica. La partecipazione al mercato libero però necessita di un certo grado di informazione e consapevolezza che il consumatore deve acquisire.
Nel mercato libero dell’energia ogni utenza è libera di scegliere il proprio operatore ed ogni operatore è libero di formulare le migliori condizioni tariffarie e di servizio per accaparrarsi gli utenti. Tale condizione dovrebbe essere sufficiente, in un mercato perfetto, a garantire un costante equilibrio tra prezzi e qualità, con il massimo vantaggio a disposizione dell’utente finale; tuttavia la realtà del mercato italiano porterà secondo alcuni ad un oligopolio di fatto nel quale la concorrenza sarà limitata, le barriere all’ingresso eccessive ed il meccanismo che dovrebbe portare vantaggi ai consumatori potrebbe incepparsi già nel giro di breve tempo (nei fatti il mercato libero ha finora dimostrato scarsa appetibilità, tanto che gran parte degli utenti hanno preferito rimanere in regime tutelato rinunciando a piccoli risparmi in cambio di concrete tutele).
Quando passare al mercato libero (↑)
Quando conviene passare al mercato libero? Ora, domani, o comunque entro la data ultima del 30 giugno 2019: il mercato libero è in vigore da anni e fin da subito è possibile agire per aderire alla miglior offerta disponibile. Di fatto non c’è alternativa: il termine del mercato tutelato è già stato fissato e l’alternativa è solo tra una scelta vantaggiosa ed una non-scelta. Quest’ultima ipotesi implica una serie di conseguenze tali da portare l’utenza verso una condizione di svantaggio. La cosa migliore da fare è dunque sfruttare il tempo residuo per fare al meglio i propri calcoli e capire come passare al mercato libero, sfruttando eventualmente le offerte che emergeranno nel frattempo e perlustrando il mercato in cerca delle migliori alternative disponibili sul proprio territorio.
La scelta sul “se” non si pone, quindi: è meglio passare al mercato libero e tenere quindi sotto controllo i propri profili tariffari. La scelta sul “quando” è invece semplicemente una scelta di metodo: il mercato libero è già attivo da tempo, dunque si tratta di salire su un treno in corsa scegliendo il vagone migliore prima che l’urgenza della scadenza imponga scelte affrettate e raffazzonate. Meglio scegliere con calma, insomma, ma partendo subito con le analisi del caso per capire quale operatore sia accessibile, quale opzione sia la migliore e quali siano le abitudini di consumo sulle quali modulare la propria scelta.
Cosa succede se non si passa al mercato libero (↑)
A partire dal 1 luglio 2019 tutti coloro i quali sono rimasti in regime di mercato tutelato senza passare al mercato libero saranno spostati su una sorta di uscita di sicurezza non priva di ostacoli. Spiega l’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente:
Al cliente finale che non esercita questa scelta o che è impossibilitato a farlo, saranno applicate le condizioni economiche e contrattuali regolate dall’Autorità.
Insomma: al termine del regime tutelato si entra in un nuovo regime tutelato, ma in questo caso c’è da mettere in conto un prezzo meno vantaggioso poiché la trattativa non è finalizzata alla salvaguardia delle condizioni di accesso all’energia, quanto ad evitare che persone in difficoltà possano trovarsi senza luce e gas, o con costi di accesso insostenibili. Quello che l’ARERA mette a disposizione è un cuscinetto di salvaguardia che, pur determinando condizioni meno vantaggiose rispetto al mercato tutelato, consente agli utenti di non precipitare nel baratro e al tempo stesso incoraggia gli utenti (a colpi di rincari) ad informarsi sul mercato libero.
Tutela simile (↑)
La cosiddetta “tutela SIMILE” è un meccanismo ideato per accompagnare gli utenti fuori dal mercato a maggior tutela tramite un’opzione di mercato libero del tutto simile a quella del mercato tutelato che si va ad abbandonare. Spiega l’Authority:
La Tutela SIMILE è una particolare tipologia di contratto di fornitura di energia elettrica di durata di 12 mesi non rinnovabile. Tale contratto, pur basandosi sul mercato libero, è composto da condizioni contrattuali definite dall’Autorità, obbligatorie ed omogenee per tutti i venditori.
La tutela simile ha due caratteristiche peculiari:
- le condizioni economiche applicate sono del tutto similari a quelle del servizio di maggior tutela, ma con un bonus una tantum all’ingresso che incoraggia l’utente alla scelta;
- le offerte sono standardizzate e pertanto molto simili tra di loro, il che le rende pertanto pienamente confrontabili e facilmente comprensibili.
Tali condizioni sono pensate per consentire agli utenti di rompere gli indugi ed optare con maggior facilità per un primo passo guidato fuori dal mercato di maggior tutela. L’adesione può avvenire tramite un contratto web e la stipula può essere chiusa attraverso l’apposito portaletutelasimile.it. Sul portale sono presenti tutti gli operatori che hanno deciso di dar vita ad una offerta “Simile” ed è possibile confrontare le singole proposte con tanto di pulsante diretto di adesione facilitata.
Tutela SIMILE
L’adesione può essere siglata soltanto entro il 30 giugno 2018 con durata di 12 mesi: al termine del periodo di prova l’utente può decidere se rimanere con l’operatore (pur se in assenza del bonus iniziale) o se sottoscrivere un altro contratto sul mercato libero. Ogni offerta è a tiratura limitata ed il portale indica in modo trasparente i contratti residui ancora disponibili.
Offerte Placet (↑)
L’offerta Placet è uno strumento definito dall’ARERA per aiutare i consumatori a maturare con calma, e all’interno di un contesto controllato, le proprie decisioni in merito all’operatore a cui affidarsi sul mercato libero. Le offerte Placet debbono essere obbligatoriamente proposte da tutti gli operatori attivi, fornendo una sorta di “welcome kit” rappresentato da parametri chiari e confrontabili che permettono all’utente di intraprendere scelte quanto più consapevoli possibile.
Dal 1° gennaio 2018 tutti i venditori di elettricità e gas del mercato libero dovranno obbligatoriamente inserire tra le proprie offerte anche la PLACET, cioè un’offerta predefinita rivolta a famiglie e piccole imprese (a Prezzo Libero A Condizioni Equiparate di Tutela – PLACET), a condizioni contrattuali prefissate definite dall’Autorità, ma a prezzi liberamente stabiliti dal venditore, in accordo ad una struttura chiara e comprensibile.
Ogni operatore deve fornire nel proprio menù un’offerta PLACET a prezzo fisso e una a prezzo variabile, sia per il mercato dell’energia elettrica che per il gas, indicando il solo prezzo della fornitura di energia senza alcun ulteriore servizio aggiuntivo.
«Per quanto riguarda il prezzo dell’energia», spiega l’ARERA, «è prevista una struttura unica, articolata in quota punto (€/cliente/anno) e in quota energia (proporzionale ai volumi prelevati – €/kWh o €/Smc). A sua volta la quota energia può essere variabile, cioè indicizzata al prezzo della materia prima nei mercati all’ingrosso con l’aggiunta di uno spread definito dal venditore, o fissa per un certo periodo (1 anno)».
L’offerta PLACET è inoltre il punto di approdo per quegli utenti che, una volta scelta un’offerta SIMILE, ne godono dei benefici un anno con il bonus, un anno senza bonus e al terzo anno continuano a non optare per altro fornitore. Così facendo l’autorità garantisce un accomodante paracadute triennale agli utenti ed al tempo stesso fornisce agli operatori un servizio di fidelizzazione: un sistema equilibrato e graduale per accompagnare utenti e fornitori verso un rapporto quanto più duraturo e soddisfacente da ambo le parti.
Come passare al mercato libero dell’energia (↑)
Il passaggio al mercato libero dell’energia può dunque avvenire in vari modi:
- non si compie alcuna scelta e si rimane sul mercato tutelato: sarà l’autorità in questo caso a portare automaticamente l’utente verso un operatore del mercato libero, con un aggravio del costo pensato per stimolare l’utente ad una scelta informata pur rimanendo temporaneamente sotto la tutela dei paletti imposti dall’Authority;
- si opta per le offerte del regime “SIMILE”, potendo così testare entro il 30 giugno 2018 le sensazioni del mercato libero pur se all’interno di un contesto nel quale tariffe e offerte sono più facilmente confrontabili e comprensibili: al termine dei primi 12 mesi di offerta con bonus, in assenza di scelte differenti, si accede ad ulteriori 12 mesi senza bonus e si atterra infine su un’offerta PLACET;
- si opta per un’offerta PLACET, strutturata su appositi parametri imposti dall’ARERA per fare in modo che l’utenza possa comprendere al meglio quale sia il miglior operatore ed il miglior profilo tariffario per le proprie esigenze;
- si sceglie direttamente la miglior offerta sul mercato libero dell’energia, optando per uno degli operatori disponibili nella propria zona e valutando al meglio costi e benefici delle varie offerte sulla base delle proprie esigenze personali.
La parcellizzazione del mercato rende la scelta estremamente complessa poiché moltissime sono le variabili da tenere in considerazione. Al tempo stesso, l’ansia della scelta può essere calmierata da due fattori: da una parte sono molti i siti che consentono raffronti e scelte guidate per facilitare l’avvicinamento alla miglior tariffa; dall’altra, la differenza tra le varie tariffe è spesso minima, il che impone una scelta ragionata nella consapevolezza del fatto che, comunque si proceda, è sempre meglio scegliere che non scegliere e seguire la prassi automatica pensata per chi alla scadenza sarà rimasto sul mercato a miglior tutela.
La revisione imposta alle bollette negli ultimi anni, orientata alla massima chiarezza ed alla massima trasparenza, non ha fatto altro che aprire la strada all’entrata definitiva nel mercato libero: avere parametri chiari e confrontabili sotto gli occhi significa poter avere massima consapevolezza circa i costi e le migliori abitudini di consumo possibili, il che mette gli utenti nelle condizioni di essere quell’attore perfettamente informato che un mercato salubre ed equilibrato richiede come condizione fondamentale.