Netflix, il colosso dello streaming a livello internazionale, è sbarcato in Italia il 22 ottobre 2015. A qualche anno di distanza, la piattaforma pensata per guardare film, serie TV, documentari e cartoni animati è diventata una delle più gettonate sullo Stivale, confrontandosi direttamente con altri big del mercato tricolore come NowTV, Infinity e Amazon Prime Video.
Complice la facilità d’uso sia in salotto che sui dispositivi mobile, e l’ottimizzazione della visione a seconda della banda a propria disposizione, Netflix ha conquistato sempre più utenti italiani. Merito anche delle sue produzioni originali, alcune delle quali sono divenute in poco tempo dei veri e propri cult internazionali. Un impegno che è stato riconosciuto al gruppo statunitense in molteplici premiazioni, come agli Oscar con “Roma” di Alfonso Cuarón e ai David di Donatello con “Sulla mia pelle”, il film dedicato a Stefano Cucchi.
Netflix: tutti i dettagli
- Disponibilità e prezzi
- Streaming e banda larga
- Netflix, anche offline
- Compatibilità
- App per iOS, Android, Windows e Kindle Fire
- Come si usa Netflix?
- La storia, in breve
Netflix: costo e prezzi (↑)
Netflix è disponibile in Italia, così come già accennato, dal 22 ottobre del 2015. Nel corso degli anni le tariffe della piattaforma hanno subito alcuni aumenti, raggiungendo a ottobre del 2021 i seguenti listini:
- Abbonamento Basic: visione in qualità SD, su un dispositivo alla volta, per 7,99 euro al mese;
- Abbonamento Standard: visione in HD fino a due schermi contemporanei, per 12,99 euro al mese;
- Abbonamento Premium: visione in 4K/HDR fino a quattro schermi, per 17,99 euro al mese.
Negli anni la società ha spesso modificato la sua politica relativa al mese gratuito di prova, non sempre disponibile. Oggi, per esempio, Netflix non la offre, ma lascia però libero il cliente di cambiare piano o, se decide che il servizio non fa per lui, disdire online in qualsiasi momento senza dover pagare penali o avere altri impegni. Il servizio è oggi fruibile in oltre 190 Paesi mondiali, esclusi Cina, Crimea, Corea del Nord e Siria, con un’espansione globale cominciata nel corso del 2016 e un catalogo di serie TV e film che varia periodicamente e a seconda della nazione.
Streaming e banda larga (↑)
Netflix raccomanda il ricorso a una connessione minima di 0,5 megabit al secondo su mobile, senza la quale diventa difficile accedere agli streaming. L’indicazione di massima per avere una esperienza gradevole è calibrata sulla qualità delle immagini che si intendono visualizzare, nella fattispecie:
- Streaming SD: 3 megabit al secondo di velocità raccomandata;
- Streaming HD: 5 megabit al secondo di velocità raccomandata;
- Streaming Ultra HD/HDR: 25 megabit al secondo di velocità raccomandata.
La tecnologia adattiva utilizzata da Netflix è in grado di misurare la quantità di banda disponibile e di adattare automaticamente la qualità delle immagini, per massimizzare l’esperienza dell’utente di fronte allo schermo. Nel corso degli anni, Netflix ha implementato diversi sistemi di ottimizzazione, ad esempio per garantire l’accesso allo streaming HD riducendo il più possibile la banda utilizzata, nonché l’altissima qualità nella resa del colore per l’HDR, tramite dispositivi compatibili.
Il linea generale, un film in alta definizione può richiedere un consumo stimabile tra i 3 ed i 6 GB, un dato ormai poco rilevante data l’ampia diffusione di connessioni fisse flat e l’abbondanza di GB inclusi nelle offerte degli operatori mobile.
Netflix, anche offline (↑)
Un grande passo per Netflix è stato nell’introduzione della possibilità di visualizzare i contenuti anche offline, almeno per le produzioni originali del gruppo. Il servizio, di conseguenza, viene svincolato dalla disponibilità immediata di una connessione alla rete, per garantirne la fruizione anche nelle situazioni più complesse, ad esempio in viaggio o in aereo.
Scaricare un film non significa ovviamente averne visione perpetua: l’applicazione ne verifica la disponibilità e i diritti, di conseguenza l’accessibilità sullo storage del proprio device rimane a scadenza. La possibilità di effettuare il download dei contenuti preferiti non implica costi aggiuntivi sull’abbonamento.
Compatibilità (↑)
Netflix è compatibile con un nugolo ben nutrito di dispositivi. Così come riportato sul sito ufficiale, di seguito le varie opzioni:
- PC e Mac: qualsiasi browser web compatibile con lo streaming HTML 5;
- Smartphone e tablet: Android, iOS e Windows Phone, tramite l’app dedicata da scaricare dai rispettivi store;
- Console: PlayStation 3 e 4, Xbox 360 e One, Wii U;
- Device di streaming: Apple TV, Google Chromecast, Amazon Fire TV e altri set-top-box;
- Smart TV: alcuni televisori LG, Samsung, Sony, Philips, Panasonic, Sharp e Toshiba;
- Altri: alcuni lettori blu-ray, decoder e set-top-box da LG, Samsung, Sony e Toshiba;
La lista può essere soggetta a variazioni con l’apparizione sul mercato di nuovi dispositivi o, naturalmente, con la disponibilità di rinnovate versioni dei device elencati.
Netflix, le app per iOS, Android, Windows e Kindle Fire (↑)
Chi desidera utilizzare Netflix su dispositivi mobile, può scaricare le apposite app dai relativi store online:
- Netflix per iOS (scarica da App Store)
- Netflix per Android (scarica da Google Play)
- Netflix per Windows (scarica da Windows Store)
- Netflix per Kindle Fire (scarica per Kindle Fire)
Con un solo abbonamento è possibile visualizzare i contenuti su più display, consentendo pertanto la visione in mobilità anche nel caso in cui si utilizzi medesimo account sul televisore di casa.
Netflix: come funziona? (↑)
La piattaforma di Netflix prevede un’interfaccia unificata, affinché l’esperienza d’utilizzo sia la medesima sia da browser che dalle app per i vari dispositivi compatibili. Registrarsi al servizio è molto semplice: raggiunta per la prima volta l’homepage, o scaricata l’applicazione, verrà mostrata una comoda procedura passo per passo, dove indicare nome utente, la tipologia di abbonamento scelto, gli eventuali altri utilizzatori del servizio, nonché la scelta di alcune proposte in catalogo per personalizzare i gusti dell’homepage. In caso venisse proposto un primo mese di visione gratuita, sarà comunque necessario fornire da subito un sistema di pagamento valido, dove verrà effettuata una transazione di test. Fra i metodi abilitati, le carte di credito e di debito dei principali circuiti internazionali, nonché PayPal.
Grazie a una grafica molto minimale, l’utilizzo è altrettanto semplice. Nella propria homepage l’utente può trovare una lista di titoli, tra serie TV e film, che potrebbe risultare gradita. Tali proposte cambieranno con il tempo, visione dopo visione, man mano che i gusti dell’abbonato si faranno più definiti. Se in homepage non fosse presente il contenuto desiderato, si può ricorrere al comodo campo di ricerca oppure sfogliare il catalogo per genere. Scelto il contenuto, basterà premere il tasto “play” per avviare la riproduzione o, qualora si fosse in possesso di Google Chromecast, premere l’apposita icona. Inoltre, per ogni elemento del catalogo vi è la possibilità di inserirlo in una propria lista personale, affinché possa essere guardato in un secondo tempo.
A diversi anni dal lancio in Italia, Netflix ha proposto ai propri utenti un catalogo davvero ricchissimo di proposte, tra produzioni originali e titoli invece acquisiti in licenza. Fra i più popolari vi sono certamente “Stranger Things”, “The Crown”, “Orange Is The New Black”, “Black Mirror” e molti altri. Non mancano nemmeno le produzioni tricolore, come l’acclamato “Suburra” e “Baby”, così come co-produzioni con emittenti televisive internazionali quali Channel 4, BBC e molte altre. Sul fronte dei show in licenza, invece, ha fatto notizia il rinnovo dei diritti per la popolare sit-com “Friends“, su cui Netflix ha investito 100 milioni di dollari dopo una seguitissima campagna da parte degli utenti sui social network.
In questo frangente, si segnala anche la possibilità di sfruttare “Kids”, una versione del servizio pensata proprio per bambini e ragazzi. Non ultimo, sono stati lanciati nel tempo numerosi esperimenti, ad esempio la storia interattiva di “Bandersnatch”, un episodio di “Black Mirror” pensato per permettere agli utenti di scegliere i prosieguo della storia e un proprio finale.
Netflix, la storia in pillole (↑)
Netflix è una società statunitense fondata nel 1997, con sede a Los Gatos, in California. Le prime attività in abbonamento, accessibili negli Stati Uniti dal 1999, han visto il noleggio di film in DVD, consegnati ai clienti per via postale. La peculiarità principale del servizio è l’assenza di vincoli temporali per la fruizione: determinato un numero massimo di contenuti scelti a noleggio contemporaneamente, l’utente deve riconsegnare via posta i titoli in proprio possesso per ricevere i successivi. Nonostante la predominanza delle odierne tecnologie in streaming, negli USA il noleggio su supporto ottico è ancora decisamente richiesto.
Nel 2009, a dieci anni dalla fondazione, Netflix ha raggiunto i 100.000 titoli in DVD disponibili, con oltre 10 milioni di abbonati. Dal 2008, invece, si sono sviluppate le offerte per lo streaming on demand, oggi il business principale dell’azienda.
Lo streaming ha portato l’azienda ad accrescere bacino d’utenza e guadagni in pochissimo tempo. Nel corso del 2019, la piattaforma ha visto ben 137 milioni di abbonati, di cui 60 solo negli Stati Uniti. Dal 2010, Netflix viene considerato fra i principali responsabili del traffico statunitense online, mentre dall’anno successivo è iniziata la produzione di serie mutuate da altre emittenti televisive, nonché di realizzazione autoctona. Molte di tali serie, tra cui “House of Cards” e “Orange Is The New Black”, hanno raccolto il plauso della critica internazionale, nonché ricevuto nomination e premi nelle più svariate occasioni, tra cui gli ambiti Emmy Awards.
Netflix, grazie alla sua diffusione e alla cultura pop, è infine entrato anche nel linguaggio comune, nonché nell’immaginario collettivo. Espressioni come “Netflix and Chill” – l’abitudine di invitare il partner per guardare insieme uno show sulla piattaforma, per continuare poi la serata in modi ben più accesi – sono ufficialmente entrate nello slang delle giovani generazioni. Questo dimostra quanto iconica è stata la portata del servizio nel modificare le abitudini degli utenti.