Il mercato tecnologico dei cosiddetti smartwatch si avvia a maturità; si tratta di orologi “intelligenti” con funzioni molto simili a quelle degli smartphone, ma con la comodità di averle sempre al polso, a portata di mano… o di dito. Gli smartwatch moderni sono infatti a tutti gli effetti dei computer indossabili, capaci di eseguire applicazioni di diverso genere, di funzionare come lettori multimediali portatili e anche di telefonare, ricevere messaggi ed email se connessi a un cellulare tramite tecnologia Bluetooth.
Dove nascono gli smartwatch
Quello degli orologi “smart” è un mercato ancora relativamente nuovo ma oramai ampiamente consolidato, in cui tutti i principali player hanno oramai un ruolo cruciale, da Apple a Samsung, passando per Google e Fitbit. All’inizio, e parliamo del 2013, si vedevano soprattutto gingilli di piccola caratura ma grandi ambizioni, per lo più finanziati su Kickstarter, piattaforma grazie a cui è stata resa possibile la realizzazione di smartwatch molto popolari (ma sorpassati) come Pebble e WIMM One.
Poi, una volta che nel comparto sono entrati i big del mondo high-tech, tutto è cambiato, e ora -anno domini 2020- i numeri parlano chiaro: il prodotto più amato e venduto, il punto di riferimento dell’intero mercato, quello che alza ogni volta l’asticella per utenti e competitor è lui: sua maestà Apple Watch.
Smartwatch: novità 2020
Da segnalare tra le nuove uscite del 2020 (vedi tutti i modelli):
- Apple Watch (immagini)
- Samsung Galaxy Watch Active 2 (immagini)
- Fitbit Versa 2 (immagini)
- Huawei Watch (immagini)
- LG Watch Urbane (immagini)
- Fossil Sport (immagini)
Apple Watch Sport | Apple Watch | Apple Watch Edition |
---|---|---|
Apple Watch
Display sempre attivo, più spazio di archiviazione rispetto, ECG integrato, rilevamento di cadute automatico e un certo grado di indipendenza dal cellulare. Apple Watch Series 5 è un ottimo prodotto, pur se afflitto da un’autonomia non proprio eccellente; in più è anche tra i più costosi del mercato.
Dotato di watchOS 6, è compatibile solo con iOS; dispone di un display OLED da 1.78″, processore Apple S5 e cinturini in tantissimi stili e dimensioni. Le memoria integrata è di 32GB e la batteria dura 1 giorno e 36 ore. È resistente alle immersioni in acqua fino a 50m, e dispone di connettività Wi-Fi, Bluetooth, NFC, LTE. Dunque consente anche di effettuare pagamenti senza tirar fuori lo smartphone dalla tasca.
Samsung Galaxy Watch Active 2
La cassa in alluminio del Galaxy Watch Active 2 ha un diametro di 44mm e uno spessore di 10,9mm, per un peso di 30 grammi che non tiene in considerazione il cinturino, rimovibile e sostituibile con cinturini originali Samsung ma anche con prodotti generici purché siano da 20mm.
Il display è un luminoso SuperAMOLED da 1,4” (la versione da 40mm ha invece un display da 1,2”) con risoluzione di 360×360 pixel, e contornato da una zona sensibile al tocco che funziona da ghiera virtuale per scorrere i menu e le schermate del device; sopra di esso la protezione in Gorilla Glass DX+, una versione apposita per wearable del noto vetro super-resistente.
All’interno del dispositivo è presente un processore Exynos 9110 dual-core da 1,15GHz e architettura a 10nm, corredato da 768MB di RAM e 4GB di memoria interna, di cui circa 1,4GB disponibili all’utente. Le connettività comprendono il Bluetooth 5.0, il WiFi 802.11 b/g/n a, chip NFC e GPS mentre i sensori includono luminosità, accelerometro, giroscopio e barometro. È presente poi la certificazione waterproof IP68 per resistere a pressioni fino a 5atm.
La batteria da 340mAh è in grado di garantire fino a 60 ore di utilizzo normale e fino a 131 ore in stand-by, quindi bisogna mettere in conto di ricaricare in media ogni due o tre giorni. Il sistema operativo è Tizen Wearable OS 4.0 con tutte le applicazioni per monitorare le attività fitness, il sonno, gestire il nuovo Bixby e Samsung Pay, e molto altro. E attualmente disponibile ad un prezzo inferiore ai 299€.
Caratteristiche
Mentre i primi modelli di smartwatch erano capaci di eseguire operazioni di base, come ad esempio calcoli, traduzioni e semplici giochi, i dispositivi moderni sono a tutti gli effetti dei computer indossabili, basati su un sistema operativo mobile (che nella maggior parte dei casi è Android) e arricchiti da svariate applicazioni, pensate per diverse utilizzi. Sono infatti oggi numerosissime le funzionalità di tali device:
- Sono degli autentici lettori MP3 dunque è possibile ascoltare la propria musica ovunque ci si trovi, mediante gli altoparlanti integrati in svariati modelli oppure tramite auricolari;
- hanno un display touchscreen di piccole dimensioni e sono riconosciuti da un PC come dispositivi di archiviazione di massa;
- possiedono una batteria ricaricabile, GPS, sensori di prossimità, accelerometro, bussola digitale;
- fungono da orologio;
- possono connettersi a Internet;
- è possibile importarvi la rubrica dal cellulare;
- possono avviare o ricevere una telefonata;
- avvisano con una notifica della ricezione di un messaggio o di un’email, e ne mostrano il testo o l’anteprima (in base ai modelli);
- sono ideali per gli sportivi, poiché dispongono di un cronometro e in alcuni casi di app pensate per calcolare distanza percorsa, calorie bruciate, battito cardiaco;
- si connettono a Facebook, Twitter, e in alcuni casi anche ad Instagram;
- I modelli più avanzati dispongono di ECG, pagamenti elettronici contactless, rilevamento cadute accidentali, livelli di ossigenazione del sangue, e in futuro arriverà pure il sensore non invasivo di glicemia.
Nonostante le numerose feature supportate, gli smartwatch moderni hanno comunque una serie di difetti che li rendono ancora poco appetibili per le grandi masse. Tra questi si menziona la durata della batteria, che in quasi nessun caso supera le 48 ore d’uso medio, il che di fatto costringe a una ricarica praticamente ogni notte.
La dimensione fisica è l’altra questione: nonostante tagli di display più piccoli (per esempio, Apple Watch può avere la cassa da 38mm e 42mm nei modelli più vecchi e 40mm/44mm in quelli più recenti), si rischia comunque di appesantire i polsi più piccoli. Per quanto concerne la risposta alle chiamate, rimane il problema della privacy in pubblico (tutti sentono non solo quel che dite, ma pure ciò che vi rispondono). Infine, sebbene sia possibile rispondere a mail o messaggi di testo da smartwatch, di fatto anche nei modelli più sofisticati si può solo usare risposte pre-confezionate del tipo “ti chiamo dopo”, “sì, certo” oppure “assolutamente no” o cose del genere. Se uno vuole, si può cimentare nella stesura di una risposta completa ma, a conti fatti, si fa prima a tirar fuori lo smartphone. Insomma, l’orologio smart è più votato alla fruizione delle informazioni, più che alla loro gestione.
Prezzi
Il costo al pubblico degli smartwatch già lanciati dai produttori oscilla da un minimo di 89€ a un massimo di 500€ e oltre; tutto dipende dal modello, dalle finiture e -per assurdo- dal tipo di cinturino richiesto. Esistono infatti cinturini anche di fascia altissima, prodotti in modo artigianale, con materiali preziosi o sfornati da case tipo Hermès.
A mo’ di paragone, vi basti sapere che Samsung Galaxy Watch Active SM-R500, un ottimo smartwatch di fascia media, viene sui 170€, laddove Apple Watch Series 5 WiFi+Cellular con cassa da 44mm supera i 600€ di listino.
Compatibilità con gli smartphone
Sebbene la maggior parte degli smartwatch moderni siano funzionali anche come prodotti autonomi, se ne raccomanda l’uso in abbinamento a uno smartphone Bluetooth. I tre OS più supportati sono attualmente iOS, Android. Sincronizzando infatti i due device sarà possibile fruire di funzionalità aggiuntive, come chiamate, lettura dei messaggi e soprattutto accesso a Internet. In linea di massima, l’equazione è semplice: se avete un iPhone, il meglio lo ottenete con Apple Watch; se possedete Android, meglio puntare su wearOS. Se infine avete uno smartphone Samsung, allora lo smartwatch per voi è una qualche variante di Galaxy.
Alcune marche -tipo Fossil e Fitbit- funzionano un po’ con tutti, ma dimenticate di poter avere Siri fuori dall’ecosistema Apple.
La sincronizzazione è l’elemento che dovrebbe dar corpo alla natura complementare dei due device: lo smartwatch potrebbe diventare in prospettiva una sorta di periferica dello smartphone, facilitando notifiche e risposte e togliendo così il dispositivo dalla mano per lasciarlo in tasca.
Il futuro degli Smartwatch
Sono numerosissimi gli orologi intelligenti attualmente in produzione, e tutti i big del tech si stanno organizzando per lanciare un nuovo prodotto sul mercato. Apple aggiorna ogni anno il proprio Apple Watch, mentre Google ha acquisito a metà 2012 la startup responsabile di WIMM One, per poi lanciare Android Wear, ribattezzato WearOS nel 2018.
Col tempo stanno diventando l’oggetto del desiderio di sportivi, maniaci dell’high-tech e appassionati di tecnologia, ma nei prossimi anni si conquisteranno soprattutto l’attenzione di chi vuole restare in salute. Il monitoraggio dei parametri biologici infatti è il terreno di scontro su cui si fronteggeranno i produttori. L’ECG, il rilevamento di rumore eccessivo e il rilevamento cadute accidentale di Apple Watch sono solo l’inizio: arriveranno ossimetro, controllo glicemia, controllo del sonno, e chissà quali altre diavolerie. Il futuro della diagnosi medica è lastricato di dispositivi non invasivi e intelligenti, sempre connessi coi medici e le strutture ospedaliere, che permetteranno di capire come stiamo e cosa fare per ottenere aiuto nei momento di bisogno. È questa la nuova El Dorado degli indossabili.