iPhone 7, è tempo di Speedgate. Una nuova polemica coinvolge i neonati smartphone di Cupertino, in particolare le versioni da 32 GB di storage: a quanto pare, i modelli entry-level risulterebbero più lenti nei benchmark rispetto alle versioni dall’archiviazione generosa. Una questione forse connessa alle memorie in uso, oppure ad altre limitazioni volute da Cupertino, sebbene al momento nessuna conferma giunga dal gruppo californiano.
La scoperta giunge da alcune testate a stelle e strisce, in particolare GSMArena, a seguito della conduzione dei classici test di benchmark per i neonati iPhone 7 di Cupertino. Stando a quanto affermato, i modelli da 32 GB segnerebbero delle performance sensibilmente minori rispetto ai modelli dalla capienza più generosa, nonostante la sostanziale coincidenza dell’hardware.
Facendo ricorso a Basemark OS II, gli iPhone 7 da 32 GB non sembrano raggiungere punteggi superiori agli 800 punti, mentre i 64 e i 128 GB raggiungono rispettivamente risultati di 1.300 e 1.700 punti. In particolare, i modelli entry-level risulterebbero molto lenti in fase di lettura dei dati archiviati in memoria, tanto da segnare delle performance sette volte inferiori rispetto alle edizioni da 128 GB.
Il dato sui benchmark potrebbe essere poco predittivo, tuttavia, in termini di uso reale del dispositivo. Proprio per questo motivo, GSMArena ha voluto testare la codifica di filmati in 4K, chiedendo agli smartphone di dividere un video di 10 minuti in due parti. A quanto pare, iPhone 7 da 32 GB ha impiegato il triplo del tempo rispetto agli altri modelli della linea, poco meno di un minuto contro i circa 18 secondi dello smartphone a 128 GB.
Al momento, non è noto se le performance ridotte riguardino solo un numero esiguo di device da 32 GB o siano una caratteristica intrinseca del modello. Apple, come già accennato, non si è espressa ufficialmente sulla questione, anche se non si esclude un comunicato giunga nelle prossime ore, anche per placare la moltiplicazione della polemica, soprattutto sui social network.