Spesso su queste pagine suggeriamo delle azioni che sono molto utili a chi ha già esperienza nel mondo Apple, quasi mai abbiamo dato consigli per i neofiti appena passati a Mac OS X. Molti, infatti, non conoscono alcune peculiarità dei sistemi Unix e quando si trovano a dover spostare qualche cartella non sanno che questa operazione semplicissima potrebbe provocare un disastro.
Mettiamo il caso che abbiate una cartella chiamata “Università” sul vostro Mac e che contiene i seguenti file:
- prova1.txt;
- prova2.txt.
Mettiamo ancora il caso che ad esempio state passando dei dati del vostro vecchio PC da un HD esterno dove c’è un’altra cartella che si chiama “Università” che a sua volta contiene:
- prova3.txt;
- prova4.txt.
Immagino che un utente fresco di Mac non si ponga proprio il problema, quindi parte in quarta, prende la cartella dall’HD esterno, la trascina sulla scrivania del Mac e compare un bel messaggio che recita così:
Un elemento più vecchio chiamato “Universita” esiste già in questa posizione. Vuoi sostituirlo con quello che stai spostando?.
Voi che fareste? Beh, provenendo da casa Bill Gates non ci pensereste due volte e clicchereste il tasto “Sostituisci“.
Ecco qui che se quei semplici file di testo fossero ad esempio la vostra tesi, avreste combinato un bel guaio; si perchè se adesso guardate nella cartella “Università” ci trovate solo i file della nuova cartella, quindi nell’esempio sarebbero “prova3.txt” e “prova4.txt”. Se rileggete bene il messaggio di avvertimento notereste che non accenna affatto a fare un’operazione di “append” nella cartella. Questa è una peculiarità dei sistemi Unix spesso non nota ai nuovi Mac-User che poi si trovano nei guai essendo abituati ai sistemi Windows.
Per ovviare a questo problema si può usare una procedura che non è velocissima, ma in certi casi è utile: aprite il Terminale, digitate “ditto” e lasciate uno spazio; trascinate nel Terminale la cartella origine, lasciate un altro spazio e trascinate anche la cartella destinazione; premete invio e il comportamento sarà esattamente quello di Windows. Se andiamo a vedere la cartella “Università” del nostro esempio, ora ci troveremo tutti e quattro i file.