Mentre si parla del possibile arrivo dell’opzione Hi-Fi per l’ascolto dei brani in qualità lossless e dunque senza alcun tipo di compressione (con una spesa aggiuntiva rispetto all’account Premium), Spotify annuncia il raggiungimento di un nuovo e importante traguardo: 50 milioni di abbonati a livello globale. Il ritmo di crescita è impressionante: oltre 10 milioni di utenze premium attivate in meno di sei mesi.
È l’ennesima conferma di una tendenza innescata ormai da diversi anni: il supporto fisico sta progressivamente cedendo il passo al digitale (con un’eccezione per il vinile, tornato a crescere in modo significativo), con un numero sempre maggiore di appassionati che scelgono di ascoltare i loro gruppi e artisti preferiti in streaming piuttosto che acquistarne i brani e gli album in download. La strategia messa in campo da Spotify si sta dunque rivelando vincente: affiancare la possibilità di accedere al servizio con un account free del tutto gratuito, ascoltando inserzioni pubblicitarie tra un pezzo e l’altro, a un’offerta premium che a fronte di un pagamento mensile offre funzionalità aggiuntive come il supporto alla modalità offline e la gestione avanzata delle playlist. Di seguito il tweet che annuncia il raggiungimento dell’obiettivo.
Grazie ai nostri 50 milioni di abbonati.
Thank you to our 50 million subscribers. #Spotify50 pic.twitter.com/eXkOV71bwu
— Spotify (@Spotify) March 2, 2017
Per fare un confronto con la concorrenza, Apple Music è arrivato nel mese di dicembre a quota 20 milioni di abbonati (+3 milioni in tre mesi), mentre su realtà come Google Play Musica o Tidal non ci sono informazioni certe. La piattaforma di Jay Z, stando a quanto dichiarato dai suoi vertici, conta circa 3 milioni di abbonati, ma secondo la fonte norvegese Dagens Næringsliv si tratterebbe di numeri gonfiati, con la cifra reale stimata intorno alle 850.000 utenze. Numeri ancora ben lontani dallo strapotere di Spotify, la cui leadership sembra non poter essere messa in discussione ancora per lungo tempo.