Sebbene Spotify detenga al momento saldamente la leadership nel settore dello streaming musicale, con un bacino di utenti abbonati che di recente ha superato la soglia dei 50 milioni, la piattaforma non sembra avere alcuna intenzione di adagiarsi sugli allori. L’ennesima conferma arriva oggi, con il gruppo che annuncia sulle pagine del sito ufficiale l’acquisizione del team Sonalytic.
I dettagli economici dell’operazione non sono stati comunicati, ma è dichiarata la sua finalità: Spotify arriverà a integrare la tecnologia sviluppata da Sonalytics all’interno del proprio servizio, andando così a migliorare la qualità delle playlist offerte ai propri iscritti e, più in generale, la coerenza dei brani proposti con i gusti personali. Si parla infatti di sistemi dedicati all’analisi audio, al monitoraggio della fruizione dei contenuti protetti da copyright e alla creazione di soundtrack adatte a ogni situazione. Di seguito è riportato, in forma tradotta, il breve comunicato sulla transizione.
Siamo felici di annunciare che Sonalytic si unirà alla famiglia di Spotify. Il suo è un team appassionato che crea tecnologia dedicata a migliorare l’ecosistema musicale per gli artisti e i fan. Le sue funzionalità avanzate per l’identificazione audio saranno integrate in diversi modi per consentire a Spotify di compiere un ulteriore passo in avanti: dal miglioramento delle playlist personalizzate all’abbinamento delle canzoni, fino alla pubblicazione dei dati. Rimanete sintonizzati per le novità che introdurremo grazie all’aiuto di Sonalytic.
Il team di Sonalytic, con sede a Londra, si unirà così a quello di Spotify. L’obiettivo è dunque quello di migliorare ulteriormente il servizio di streaming musicale, per fidelizzare gli utenti e mantenere la posizione di leadership del mercato conquistata nel corso degli ultimi anni, nonostante una concorrenza piuttosto agguerrita.