Era nell’aria ormai da diverso tempo: a distinguere l’offerta di Spotify rivolta agli abbonati Premium e agli utenti free non saranno solamente l’obbligo per questi ultimi di ascoltare inserzioni pubblicitarie o la possibilità di scaricare i brani nella memoria interna dei dispositivi. Sono state confermate in via ufficiale le indiscrezioni circolate il mese scorso: chi mette mano al portafogli avrà accesso ad alcuni album in anteprima.
È quanto stabilisce il nuovo accordo siglato dai vertici di Spotify con Universal Music Group. Il contratto, stando ad alcune fonti informate sull’operazione, prevede inoltre che la piattaforma versi una cifra inferiore alla major discografica per ogni streaming delle canzoni. A intervenire sulla questione è direttamente Daniel Ek, CEO del servizio, con un comunicato in cui ammette come il rilascio in contemporanea di tutti i contenuti per le diverse tipologie di utenza rappresenti una formula inevitabilmente destinata a cambiare, sottolineando che la decisione non andrà a riguardare i singoli.
Siamo consapevoli del fatto che non ogni album di ogni artista può essere pubblicato allo stesso modo e abbiamo collaborato con UMG per sviluppare una nuova e flessibile policy dedicata alla distribuzione. A partire da oggi, gli artisti di Universal possono scegliere di rendere disponibile i nuovi album solo agli utenti premium per le prime due settimane, offrendo agli abbonati l’opportunità di esplorare in anteprima il loro lavoro creativo, mentre i singoli continueranno a essere disponibili in contemporanea per tutti gli ascoltatori.
Alla luce di quanto stabilito, il rinnovo degli accordi con le altre due major (ovvero Warner Music Group e Sony Music Group) dovrebbe arrivare a concretizzarsi nel breve periodo. Così Spotify potrà continuare la propria strada verso l’IPO (Offerta Pubblica Iniziale), inizialmente prevista per quest’anno e più volte posticipata proprio a causa delle difficoltà nell’ottenimento dei nuovi accordi necessari allo streaming del catalogo.