Il servizio di streaming musicale Spotify apre le proprie porte alle applicazioni. Non si tratta, almeno per il momento, di un’apertura completa verso gli sviluppatori esterni tramite apposite API come suggerito nei giorni scorsi, bensì del lancio di una serie di app ufficiali in versione beta che permetteranno agli utenti di ottenere una nuova esperienza d’uso degli strumenti messi a disposizione dai gestori.
Le applicazioni, tutte fortemente legate al mondo della musica, offriranno nuovi spunti durante l’ascolto dei propri brani preferiti, integrandosi con servizi online di primo piano oppure portali di informazione di vario genere. Tramite le applicazioni dedicate alla rivista musicale Rolling Stone, al quotidiano The Guardian ed al portale Pitchfork sarà possibile ad esempio conoscere le ultime novità sui propri artisti preferiti, quali le date dei prossimi concerti oppure il lancio di nuovi album.
Grazie all’integrazione con Last.fm, disponibile ancora una volta mediante un’apposita app, si potranno ricevere suggerimenti utili a scoprire nuovi artisti sulla base delle informazioni provenienti dalla propria playlist su Spotify, potendo così scoprire nuovi gruppi potenzialmente compatibili con i propri gusti musicali. Mediante TuneWiki, invece, si potranno scovare i testi dei brani in riproduzione mediante un semplice click. Tramite SongKick, infine, sarà possibile individuare i concerti che si terranno a breve termine nei propri paraggi.
Per quanto riguarda gli sviluppatori autonomi, invece, sarà necessario pazientare ancora un po’: i vertici di Spotify hanno infatti annunciato che la nuova piattaforma di applicazioni sarà aperta a tutti, benché gli addetti ai lavori avranno il compito di approvare ogni singola app inviata, con la possibilità di sfruttare apposite API. Maggiori dettagli sull’apertura verso gli sviluppatori saranno disponibili a breve, probabilmente una volta terminata la fase di sperimentazione della piattaforma.