Aggiornamento in arrivo per Spotify. Un aggiornamento che, a quanto pare, ha tutta l’aria di essere un vero e proprio guanto di sfida lanciato ad Apple. Grazie all’ultima versione del client desktop fornito gratuitamente ai propri utenti, infatti, Spotify permette la sincronizzazione degli iPod prodotti dalla società di Cupertino senza dover ricorrere necessariamente ad iTunes.
Il nuovo client offre dunque la possibilità di fare a meno dello strumento ufficiale fornito da Apple per la gestione della musica sulle versioni classic, nano e shuffle di iPod: tali dispositivi sono infatti gestibili tramite l’interfaccia grafica di Spotify, che permette di scovare brani musicali presenti sul proprio computer e di sincronizzarli con i device in questione. Le novità non finiscono qui e lo staff di Spotify ha annunciato inoltre la disponibilità gratuita dell’applicazione ufficiale per iPhone, iPod Touch e dispositivi Android (finora a pagamento) grazie alla quale sarà possibile sincronizzare anche tali dispositivi tramite il medesimo client.
Il lancio del nuovo client avviene poi in contemporanea con il debutto dello store ufficiale targato Spotify per l’acquisto di musica in Rete: il servizio si propone così come seria alternativa ad iTunes, ricalcandone molte delle funzionalità essenziali ed offrendo nuovi spunti in grado di stuzzicare l’interesse degli utenti. Tra questi si segnala la possibilità di acquistare pacchetti di brani a prezzi fissi: 10 pezzi avranno un costo di 7,99 sterline (poco meno di 9 euro al cambio attuale), 15 invece 9,99 sterline, con tagli da 40 e 100 canzoni. In questo modo viene offerta la possibilità agli utenti di creare una playlist tramite lo strumento di streaming musicale e di acquistarla interamente tramite l’apposito store come fosse un unico pacchetto.
Una funzione per l’acquisto di musica era in effetti già disponibile in passato in Spotify, ma come evidenziato dal Chief Product Officier del gruppo, Gustav Soderstrom, finora erano disponibili solo alcuni brani mentre da ora verrà garantita una copertura totale dell’intero archivio disponibile per lo streaming. Quest’ultimo tuttavia continuerà ad essere a pagamento per i client mobile, nonostante l’applicazione sia scaricabile in via del tutto gratuita.
Se l’approdo di Spotify nel mondo degli store musicali rappresenta esclusivamente un nuovo nome che va ad aggiungersi al già lungo elenco di servizi già disponibili (seppur con interessanti caratteristiche che lo contraddistinguono), le funzionalità di sincronizzazione introdotte nel client non potranno non suscitare una reazione dalle parti di Cupertino, ove si è sempre cercato di rendere inscindibile il connubio tra l’hardware con il marchio della Mela e i software ufficiali forniti dalla società.