Spotify ha annunciato una novità importante per quanto riguarda la piattaforma di streaming musicale, ovvero la possibilità di ascoltare i brani gratuitamente su dispositivi mobile Android e iOS. Per farlo, gli utenti devono accettare due condizioni: l’inserimento di inserzioni pubblicitarie tra le canzoni e la riproduzione in modalità Shuffle, ovvero casuale. Fino a ieri, invece, per accedere al servizio da smartphone e tablet era necessario sottoscrivere un abbonamento Premium al prezzo di 9,99 euro al mese.
In molti si sono precipitati su Google Play e App Store per scaricare l’applicazione e testare subito la nuova feature, ma senza successo. Il motivo è semplice: l’aggiornamento dell’app necessario per l’ascolto gratuito su mobile non è ancora arrivato. Non resta dunque che pazientare qualche ora. Il CEO di Spotify intervenuto ieri all’evento di New York ha parlato di un rilascio immediato.
L’altro quesito che si stanno ponendo in tanti è invece relativo al consumo del traffico dati per lo streaming in mobilità. È una domanda più che legittima, in quanto trascurando questo aspetto si rischia di oltrepassare la soglia messa a disposizione dal proprio operatore con ovvie conseguenze: impossibilità di connettersi a Internet in assenza di network WiFi, costi aggiuntivi ecc. A questo proposito le FAQ riportate sul sito ufficiale non offrono indicazioni precise. Ecco la risposta fornita alla domanda “Durante la riproduzione in streaming della musica, il traffico dati mi costerà molto?”.
Dipende dal piano dati mobile che hai sottoscritto con il tuo operatore. Per evitare costi aggiuntivi, ti suggeriamo di sincronizzare le playlist offline utilizzando il WiFi per poi ascoltarle in viaggio.
Il download di brani o playlist e il loro salvataggio nella memoria interna del dispositivo richiede però un abbonamento Premium, dunque non si applica a chi desidera provare la nuova formula free di Spotify su mobile. Cercando nel forum ufficiale spunta invece una conversazione che può torna utile per capirne di più. Alla domanda di chiarimento su quanto traffico dati consuma l’ascolto in streaming, un utente esperto risponde quanto segue.
- 96 kbps: 43 MB in un’ora, 1,34 GB in un mese;
- 160 kbps: 72 MB in un’ora, 2,23 GB in un mese;
- 320 kbps: 144 MB in un’ora, 4,46 GB in un mese.
Tutta questione di bitrate, dunque. Ovviamente, la qualità del flusso audio va di pari passo con le dimensioni del file da scaricare e, di conseguenza, con il quantitativo di banda utilizzato. Il consiglio è quello di tenere in considerazione questi valori indicativi per decidere quale opzioni scegliere, in base a quanto si prevede di utilizzare Spotify su smartphone (o tablet) durante la giornata. La configurazione può essere effettuata accedendo al menu “Impostazioni” e scorrendo fino alla sezione “Qualità della musica”, come mostrato nello screenshot di seguito.