Una cosa salta all’occhio nel momento in cui Spotify annuncia la propria versione mobile per lo streaming in mobilità: l’applicazione è disponibile solo su iOS e Android. Nulla di nuovo, peraltro: gran parte delle applicazioni nasce sul duopolio Apple/Google, ma il tutto si fa notare dal momento in cui l’app di Spotify approda in Italia, ove la presenza di Windows Phone è maggiore rispetto a tutto il resto del mondo e dove un esperimento sulla piattaforma Microsoft/Nokia avrebbe avuto un suo significato importante. L’utenza utilizzante dispositivi Lumia, tuttavia, non rimane a bocca asciutta, anzi: da tempo l’offerta Nokia comprende anche MixRadio, un servizio che offre da molto tempo su tali terminali quel che Spotify promette oggi su iOS e Android.
Nokia MixRadio è un alter-Spotify (o forse Spotify è un alter-MixRadio, visti i tempi del rilascio), ma anche una ulteriore riprova di come Nokia abbia intuito presto quali sarebbero state le evoluzioni del mercato smartphone dopo lo shock subito dall’avvento dell’iPhone: la fotografia, la navigazione satellitare e la musica sono presto diventati i cavalli di battaglia dell’offerta del gruppo ed oggi tali tasselli vanno a convergere su una offerta hardware e software che si fa via via più convincente.
Spotify vs MixRadio: simili, ma differenti
Il confronto tra Nokia MixRadio e Spotify evidenzia grosse similitudini e qualche piccola differenza tanto nella proposta gratuita, quanto nella versione premium. Le differenze più sostanziali sono nella diversa vocazione delle due aziende: mentre Spotify tenta di mettere a punto un servizio a tutto tondo che si nutre di social network e interazione, Nokia intende soltanto fornire un servizio valido all’utente che utilizza il proprio smartphone per il tempo libero, per gli spostamenti, per avere nelle orecchie una colonna sonora sempre a portata di mano.
Differente anche il modello di business: mentre per Spotify la vendita dell’abbonamento è tutto, per Nokia è soltanto un “plus”: il valore è nella vendita dello smartphone (ed in futuro nell’arricchimento della piattaforma), mentre l’offerta di intrattenimento è più strumento che non finalità vera e propria. Ciò consente a Nokia anche qualche libertà aggiuntiva, potendo ridurre il costo dell’offerta Premium e godendo del vantaggio di una distribuzione già ampia nel mondo Windows Phone.
Differente, infine, l’origine: mentre Spotify nasce su desktop per poi tentare l’avventura mobile, Nokia MixRadio ha vocazione mobile e cerca su Windows 8 la propria estensione desktop.
Spotify vs MixRadio: il confronto
Entrambi i servizi offrono streaming musicali in mobilità. Offrire lo streaming di un album o di un brano specifico, però, ricalca un diritto di possesso che dovrebbe essere fatto pagare in quanto tale, rendendo dunque il modello non sostenibile. Per questo motivo entrambe le parti hanno pensato ad un modello di streaming “shuffle”, che propone buona musica senza però poter garantire l’ascolto di un brano specifico o una precisa successione nella playlist.
Su entrambe le piattaforme, quindi, è possibile ascoltare semplicemente un flusso più simile a quello di una radio che non a quello di una collezione privata: l’utente ha il solo diritto di passare al brano successivo quando si incontra un titolo poco gradito. Anche quest’ultimo diritto, tuttavia, è limitato: su Spotify è possibile passare al brano successivo 6 volte ogni ora, mentre Nokia abilita tale opportunità per 3 volte nella medesima unità di tempo (limite esplicitato, ma non quantificatom nella presentazione online del servizio).
A disposizione dell’utente vi sono dunque dei “mix”, playlist composte in vario modo per meglio sposare al meglio i gusti dell’ascoltatore. Nokia MixRadio, ad esempio, propone categorie di playlist quali “italiana”, “pop”, “dance, “rock”, “metal” ed altre ancora quali una “christmas hits” pensata per il periodo natalizio. “La classifica della settimana” propone inoltre i brani più in voga, diventando il punto di riferimento per l’ascolto. Ogni mix può essere ascoltato in streaming oppure scaricato: la versione gratuita del servizio Nokia consente il download di un massimo di 4 collezioni da ascoltare offline. Indicando all’app i propri artisti preferiti, inoltre, è possibile altresì ottenere un mix basato sui propri gusti personali (il che non limita tuttavia la scelta ai soli artisti indicati); evitare l’ascolto di alcuni brani, inoltre, “insegna” al servizio quali siano le proprie preferenze e consente di ottimizzare nel tempo il flusso di proposte ricevute. A conferma del fatto che Nokia abbia pensato il progetto per una esperienza incentrata sull’utente, il servizio propone altresì aggiornamenti sugli artisti preferiti e sui loro concerti, aggiornando la Live Tile dedicata con informazioni ad hoc.
Spotify propone un ascolto basato su album e autori, formattando così la propria offerta attorno a quella che è la struttura propria del servizio: «Quando premi Play, ascolterai un mix di quell’album o artista, più altri brani similari. Ti saranno [anche] suggeriti dei brani da ascoltare, se ascolti album che contengano meno di 12 brani». Non potendo offrire album o selezioni troppo specifiche, Spotify aggira il problema con mix che si plasmano attorno alla scelta effettuata.
Versione premium
Le differenze si assottigliano ulteriormente a livello formale quando si volge all’offerta premium, anche se in questa dimensione la vastità del catalogo Spotify sembra offrire punti di vantaggio sostanziali al servizio rispetto al diretto concorrente. Questa la descrizione dell’offerta Spotify:
- Sincronizza Playlist in modo offline.
- Ascolta il brano e l’album che vuoi.
- Ascolta il brano completo nella funzione Scopri, ed anche quello che hai ricevuto nella tua casella Inbox.
- Ascolta tutta la musica dei tuoi artisti preferiti.
- Alta qualità di Streaming.
Questa, invece, la descrizione dell’offerta Nokia:
Con un piccolo costo mensile potrai godere di straordinari vantaggi: saltare tutte le tracce che vuoi, scaricare i mix offline senza limiti, ascoltare i mix anche da pc e molto altro
Nokia ha però dalla sua il prezzo: soltanto 3,99 euro mensili (con tanto di prova gratuita per 7 giorni), contro i 9,99 dell’offerta rivale.
La sensazione è quella per cui Spotify possa offrire un servizio più avanzato, ad un costo più impegnativo. Nokia invece sa soddisfare appieno i gusti dell’utente che non intende passare ad una soluzione premium, o che comunque ha esigenze minori e preferisce un profilo maggiormente “low cost” per supportare semplicemente i propri momenti liberi in mobilità.
Una avventura musicale a tutto tondo per Spotify, semplici parentesi piacevoli per Nokia. Vocazioni differenti vanno così a delineare forme d’offerta che differiscono pur percorrendo il medesimo percorso.
Il futuro
Nel momento in cui Microsoft vuol trasformare la propria piattaforma in un rivale serio per iOS e Android, dovrà avere a disposizione tutte le app principali cercate ed utilizzate dagli utenti. Il traino di Spotify sarà infatti questo: un valore sociale che va al di là dell’offerta in sé. Nokia MixRadio potrebbe essere quindi un ostacolo: Spotify avrebbe sulla propria strada un rivale scomodo con cui fare i conti e da tenere in considerazione nella formulazione delle valutazioni di investimento su Windows Phone.
Le parti potrebbero ignorarsi, lasciando all’utente la scelta definitiva; oppure Nokia MixRadio potrebbe diventare in prospettiva una vittima sacrificale della maturazione della piattaforma, lasciando che siano gli sviluppatori ad arricchirla di contenuti invece che la casa madre (cosa necessaria fino ad oggi, poiché senza servizi non si sarebbero venduti device). Le modalità di “fusione” tra Microsoft e Nokia diranno molto in tal senso.
Spotify arriverà su Windows Phone? Si, con ogni probabilità vi arriverà: senza fretta, ma vi arriverà. E dovrà sfidare Nokia MixRadio? Si, ma senza grandi ossessioni: ognuno coltiverà il proprio orticello, sapendo da entrambe le parti che i presupposti sono differenti, le ambizioni diverse e le prospettive divergenti. In questo contesto però si inserirà il terzo incomodo: Microsoft porterà giocoforza su Windows Phone con sempre maggior incisività l’offerta musicale e video dell’ecosistema Xbox: sarà questo l’elemento vero con il quale tanto Nokia MixRadio quanto Spotify dovranno fare i conti.
Il problema ad oggi non sussiste: Spotify per Windows Phone 8 non c’è, MixRadio è un’ottima panacea e nessuno pesta i piedi all’altro. In futuro a parlare saranno però anche le case discografiche: concordare fee migliori offrendo condizioni di vendita privilegiate significherà avere un vantaggio fondamentale ed in tal senso la sfida di Spotify sarà sì contro Microsoft, ma anche contro Apple e Google: la guerra dello streaming è ormai all’orizzonte.