Spotify viene considerata ancora oggi la piattaforma di streaming musicale numero uno al mondo, ancor più di Apple Music. Il celebre servizio permette infatti di accedere a un catalogo praticamente infinito di brani, album e artisti di ogni genere ed età. Oltre ai migliori podcast, tutti classificati per genere e numero di ascolti. Basta sottoscrivere un piano in abbonamento, disponibile in diversi tagli, per poter godere di tutti i vantaggi che l’azienda ha da offrire.
Ma nemmeno Spotify è esente da critiche e da problemi di tanto in tanto. Di recente, è emerso un allarme che mette in cattiva luce la piattaforma di streaming. Stando a quanto emerso, infatti, alcuni utenti avrebbero individuato la presenza di video porno all’interno del catalogo. Ed essendo un’applicazione senza limiti di età, ecco che il problema sorto diventa più grave del previsto e potrebbe mettere in gravi guai il sistema di moderazione.
Spotify ha video porno nel suo catalogo: cos’è successo
È tutto nato su Reddit, con un thread in cui alcuni utenti hanno segnalato la presenza di video porno all’interno del catalogo di Spotify. A confermare la notizia ci ha pensato il magazine tech The Verge, secondo cui basta inserire alcune query specifiche nella barra di ricerca per ritrovarsi di fronte a contenuti vietati ai minori.
Lo stesso The Verge ha subito segnalato a Spotify quanto accaduto e, in qualche istante, il sistema di moderazione della piattaforma di streaming musicale ha provveduto a rimuovere il tutto “per violazione della politica sula privacy“. Ma com’è possibile che sia accaduto tutto questo?
Secondo quanto raccolto, pare che alcuni utenti siano riusciti a bypassare facilmente i sistemi di sicurezza della piattaforma, utilizzando il metodo di pubblicazione dei podcast non moderati. È risultato complicato anche procedere con la segnalazione, considerando che l’app non ha un pulsante per farlo. Staremo a vedere in che modo Spotify deciderà di reagire, ma è chiaro che un episodio di questo tipo getta ombre sul sistema di moderazione.