Il primo caso di coronavirus risale a poco più di tre mesi fa. Ora il virus cinese si è diffuso in quasi tutto il mondo mettendo in ginocchio i sistemi sanitari. E visto che non si fa altro che parlare di questa epidemia, l’argomento è diventato inevitabilmente protagonista anche nella musica.
Grazie alla velocità delle piattaforme di musica in streaming come Spotify, Apple Music o YouTube, oggi gli artisti di tutto il mondo possono dare visibilità ad una loro canzone in pochissimo tempo, raggiungendo un pubblico molto vasto. All’inizio del 2019 l’amministratore delegato di Spotify, Daniel Ek, ha dichiarato che quasi 40 mila brani sono stati caricati su Spotify ogni giorno. In totale, quindi, oltre 14 milioni di canzoni ogni anno finiscono sulla piattaforma svedese.
Una velocità incredibile e che ha permesso ai musicisti di pubblicare su Spotify oltre 65 canzoni con coronavirus nel titolo a partire dal 3 marzo. Ce ne sono altre sette con covid-19 o covid19 nel titolo. Nella maggior parte dei casi si tratta però di canzoni di artisti poco conosciuti e ascoltate da poche persone. Ad esempio, la canzone del gruppo metal di Singapore Dozethrone, “Coronavirus”, ha meno di 1.000 stream.
La canzone più popolare che parla di coronavirus è “La Cumbia del Coronavirus” di Mister Cumbia, che finora è stata ascoltata 100 mila volte. Nella canzone viene chiesto agli ascoltatori di lavarsi le mani per evitare la diffusione del contagio.