Il mercato degli speaker intelligenti diventa di giorno in giorno più affollato e, in futuro, anche Spotify potrebbe entrare in questo settore. È quanto si apprende da un annuncio di lavoro pubblicato dal colosso dello streaming, pronto a suggerire la progettazione di un dispositivo musicale per la casa. E, considerato come per la piattaforma di streaming la musica sia ovviamente al centro, il competitor principale potrebbe essere il neonato HomePod di Apple.
L’annuncio in questione è stato scovato da TechCrunch: secondo quanto riportato, Spotify sarebbe alla ricerca di esperti hardware, software e marketing per la produzione e la promozione del primo dispositivo musicale del gruppo. Sebbene non emergano dettagli sulla natura del device, è facile intuire possa trattarsi di uno speaker: l’alternativa di un riproduttore da taschino, infatti, non è sufficientemente appetibile, data la scarsa utilità in un’era dove ogni consumatore dispone di uno smartphone.
Spotify sta per creare il suo primo prodotto fisico e ne sta predisponendo l’organizzazione per la produzione, la catena di fornitura, le vendite e il marketing.
Tra i candidati ideali, anche esperti in distribuzione, logistica e customer service, una richiesta che lascia intendere come l’azienda sia pronta ad agire in grande per il suo futuro dispositivo, forte anche del suo elevatissimo bacino di abbonati.
Così come già accennato, è molto probabile che il terminale in questione sia uno speaker, incentrato più sulla qualità della riproduzione musicale che sui servizi d’assistenza vocale. In questo senso, i rivali diretti non sarebbero Amazon Echo e Google Home, due prodotti non direttamente orientati all’esperienza d’ascolto, bensì HomePod di Apple. L’altoparlante intelligente di Cupertino è compatibile in modo nativo solo con Apple Music, la piattaforma di streaming targata mela morsicata, sebbene flussi audio da Spotify possano essere comunque riprodotti grazie alle funzioni di AirPlay.
Come Tim Cook ha accennato qualche settimana fa, Apple non tema la concorrenza sul fronte degli smart speaker, sia perché fiduciosa dell’unione tra hardware e software di Apple, sia perché forse non un ambito eccessivamente di punta per l’azienda. Chissà, tuttavia, che una simile prospettiva non possa cambiare in futuro, con l’apparizione del misterioso prodotto di Spotify nei negozi.