Fin dal lancio sul mercato, Chromecast integra il supporto nativo all’ascolto della musica in streaming sulla piattaforma Google Play Music, così come da Pandora (negli Stati Uniti) e da altri servizi simili. Manca però ancora oggi all’appello il principale protagonista del settore, ovvero Spotify. Le cose potrebbero cambiare a breve, più precisamente entro fine mese stando all’indiscrezione riportata oggi in Rete.
Insieme ai nuovi dispositivi della linea Nexus, al lancio ufficiale del sistema operativo Android 6.0 Marshmallow e alla presentazione del Chromecast di seconda generazione, il gruppo di Mountain View dovrebbe (utilizzare il condizionale è d’obbligo, almeno per il momento) annunciare il 29 settembre anche l’integrazione del pulsante Cast nelle applicazioni mobile e Web di Spotify. Un’ipotesi di cui si parla ormai da lungo tempo, più volte smentita dai vertici della piattaforma di streaming, ma che di fatto condurrebbe entrambe le realtà ad una tipica situazione “win-win”: da una parte Google potrebbe contare sull’appoggio di un partner di primaria importanza, dall’altra il servizio attirerebbe l’attenzione di nuovi potenziali utenti e clienti.
Fino ad oggi Spotify ha preferito concentrarsi sul miglioramento e sulla diffusione della propria tecnologia Connect, che comunque non dovrà in alcun modo abbandonare se sceglierà di offrire la compatibilità con Chromecast. La partnership confermerebbe inoltre ancora una volta l’apertura di bigG nei confronti delle aziende di terze parti: pur gestendo direttamente un proprio servizio musicale con opzione premium a pagamento, Google mette i propri sistemi al servizio di coloro che a tutti gli effetti rappresentano la concorrenza, con l’obiettivo di fornire agli utenti una maggiore libertà di scelta e più funzionalità. La conferma è dunque attesa entro fine mese, quando l’azienda californiana rinnoverà buona parte del proprio catalogo di dispositivi.