I prezzi degli SSD sono in diminuzione, ma troppo lentamente per convincere i consumatori all’acquisto. OCZ ha quindi annunciato il lancio per il prossimo anno di una nuova famiglia di unità a stato solido realizzata con chip NAND flash di tipo TLC (Triple Level Cell). Con questa tecnologia, il costo di produzione sarà inferiore, ma a svantaggio della durata nel tempo.
Gli SSD di fascia enterprise sono basati su chip SLC (Single Level Cell) che memorizzano un solo bit per cella, mentre i modelli consumer integrano chip MLC (Multi Level Cell) con due bit per cella. I chip NAND TLC, invece, sono in grado di archiviare tre bit per cella. I prezzi delle unità a stato solido dovrebbero diminuire del 30% circa.
Gli SSD TLC però non possono raggiungere velocità molto elevate, anche se in parte questo limite verrà compensato dai nuovi controller Indilinx Everest. Il difetto più grave di questi chip è una vita media molto ridotta, pari a circa quattro anni (1.000 cicli di scrittura). A titolo di confronto, i chip MLC permettono fino a 10.000 scritture, mentre per i chip SLC si arriva a 100.000.
OCZ aveva previsto di utilizzare i chip TLC in dispositivi di archiviazione dove il numero di scritture è ridotto, ad esempio memory card e drive USB, ma l’azienda ritiene possibile realizzare anche SSD per notebook e desktop.