“Cercasi neolaureati con esperienza”. Quante volte capita di leggere annunci di questo tipo?
Eppure sembra proprio una contraddizione: se mi sono appena laureato come ho fatto a lavorare ed acquisire esperienza? E se nessuno mi permette di farmi le ossa come faccio ad entrare nel mondo del lavoro?
Una soluzione può essere uno stage: un periodo in cui le aziende ti formano, facendoti lavorare affiancandoti una persona più esperta, dandoti un rimborso spese (solitamente piuttosto basso) invece che un normale stipendio. Vantaggioso per tutti: per il lavoratore che acquisisce esperienza e per l’azienda che ha manodopera a basso costo da utilizzare.
Certo, non deve trattarsi di un periodo eccessivamente lungo visto che il rimborso spese, per definizione, non basta certamente per vivere. Aziende che propongono stage di uno o due anni ce ne sono e solitamente sfruttano il lavoratore (in due anni si diventa lavoratori, non più apprendisti o stagisti), ma un periodo più breve è formativo e rappresenta una buonissima esperienza da inserire nel curriculum.
Inoltre, quando non è un ente esterno a promuovere lo stage, ma è l’azienda stessa, è molto probabile che al termine venga proposto un contratto più serio, ovviamente se lo stagista ha soddisfatto i datori di lavoro. Allora… Stage? Sì grazie.