I micropagamenti si fanno sempre più frequenti via iDevice e, in attesa che Apple implementi una soluzione ufficiale, sono le singole aziende a organizzarsi con applicazioni proprietarie. Così, pagare un caffè diventa semplice quanto estrarre un iPhone 4S dalla tasca.
Cupertino da tempo ha sperimentato in alcuni propri Store i pagamenti via iPhone, iPod Touch e iPad, grazie anche all’ausilio di apposita strumentazione gestita dagli addetti dai negozi. Ma, nonostante si vociferasse un pieno supporto all’architettura Near Field Camp (NFC) già in iPhone 4S, bisognerà ancora attendere del tempo per trasformare il melafonino in un vero e proprio strumento di pagamento autorizzato.
Nel frattempo, però, continua l’esperimento di successo della catena Starbucks sul suolo britannico. Nel 2010 il noto leader delle caffetterie mondiali, mai approdato in Italia data la concorrenza merceologica, ha lanciato un servizio di pagamento via App Store e, proprio nelle scorse ore, ha presentato la propria applicazione totalmente rinnovata.
Il funzionamento è decisamente semplice: basta scaricare l’app, scegliere il taglio prepagato preferito associando la propria carta di credito e, senza altri setup, sfiorare lo schermo ogni volta che si vorrà procedere al pagamento di un caffé, di un frappuccino o di qualsiasi altra delizia offerta dalla catena. L’app, inoltre, presenta una comoda mappa di tutti gli Starbucks in zona, un elenco completo con le informazioni nutrizionali per quanto acquistato e un comodo conta-calorie per non perdere mai di vista la linea.
Chissà che, sul successo della catena statunitense originaria di Seattle, non siano in molte le società a convertirsi al micropagamento virtuale. Il tutto a vantaggio del cliente e, cosa non da poco, delle code alle casse.