Chi non conosce le celebri catene di ristorazione Starbucks dove ogni giorni milioni di ragazzi vanno a passare un po’ del loro tempo libero prendendo un caffè, un panino e chiaccherando con gli amici. Ma ultimamente sembra che uno dei servizi offerti da Starbucks stia causando qualche grattacapo di troppo. Come per la maggior parte dei locali americani, anche Starbucks offre un punto d’accesso wi-fi gratuito da cui i clienti possono connettersi per navigare gratuitamente senza restrizioni.
Sembra che da un po’ di tempo a questa parte però, i clienti di Starbucks abbiano scambiato i locali non come punti di ristoro e relax, ma come veri e propri Internet Point. Il risultato è che la gente si siede, ordina magari un solo caffè ma rimane nel locale per ore a navigare su internet.
Non è difficile a questo punto capire il perché Starbucks abbia deciso di dare un taglio al wi-fi in alcuni locali. La cosa però oltre oceano non stupisce più di tanto. Mentre qui da noi in Italia festeggiamo quando un locale decide di offrire una connessione wi-fi gratuita ai propri clienti, in America sta avvenendo l’esatto contrario e cioè c’è una tendenza a eliminare il WiFi pubblico da molte piccole realtà. Il perché è presto spiegato. Con la diffusione dei device mobili, molti professionisti, ma anche semplici studenti, hanno il vizio di sfruttare i punti d’accesso wireless gratuiti dei locali per le loro attività, rimanendo ore connessi senza però spendere nulla o quasi in quello che il locale offre.
Una situazione assolutamente insostenibile per molte realtà, soprattutto quelle più piccole, che non possono sobbarcarsi i costi delle connessione senza un’adeguato ritorno economico.